Missile o atomica, cos’è l’arma “mai vista prima” dell’Iran?

I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un’azione militare contro Teheran in risposta all’attacco dell’Iran contro Israele, siamo pronti a usare un’arma che non abbiamo mai usato prima”.

Lo ha detto ieri il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Abolfazl Amouei, a dimostrazione delle crescenti tensioni in Medio Oriente, e non solo, esacerbate dal raid di Tel Aviv all’ambasciata iraniana a Damasco di due settimane fa. E mentre crescono gli interrogativi sul possibile ennesimo attacco di Israele, in molti si chiedono quale sia l’arma segreta che Teheran potrebbe utilizzare.  

Il congegno bellicomai visto primain mano all’Iran potrebbe essere un missile ipersonico. Lo scorso giugno la Repubblica islamica ha svelato di disporre di tale tecnologia. Tuttavia, secondo gli esperti gli armamenti dell’Irannon possono colpire così lontano”. Nondimeno, ad oggi, il programma nucleare iraniano non è mai stato a uno stadio così avanzato: Teheran potrebbe produrre almeno tre bombe atomiche attorno ai venti chilotoni nell’arco di un mese.

Dopo che i droni iraniani dal Libano hanno varcato le difese di Israele, il premier Benjamin Netanyahu ha promesso una rappresaglia. A cui l’Iran è pronto a replicare. “La risposta che riceveranno non sarà calcolabile in ore o giorni, sarà data in pochi secondi”, ha sottolineato il viceministro degli Esteri, Ali Bagheri Kani. Una circostanza che ha fatto ipotizzare che l’arma segreta iraniana potrebbe essere un missile ipersonico. Un’ipotesi che non è esclusa nemmeno dall’ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica, il generale Leonardo Tricarico.

Come spiegato dal generale Tricarico al ‘Messaggero’, la dotazione bellica dell’Iran non gli permette di colpire tanto lontano. “L’unica ipotesi è che possano appoggiarsi agli Hezbollah, che possono contare su Hassan Nasrallah. Del resto, ormai hanno dei sistemi missilistici superiori. Anche come armamenti ormai sono riforniti dall’Iran”. Pertanto, non è da escludere che le difese di Israele possano venir bucate. “Se dovessi tentare un’ipotesi”, ha proseguito il generale, “è che qualunque sistema di difesa aerea non ha da temere che l’ipersonico”, in quantoi tempi di reazione non sono sufficienti. Il sistema Arrow 3 riesce a neutralizzare anche a 100 chilometri di quota. Il punto è sempre quando riescono ad intercettare il lancio. Secondo fonti Usa, che in genere non mentono, di tutti i missili sparati dall’Iran il 50% non è mai partito”. Ealtri non sono nemmeno arrivati sul territorio iraniano”.

L’Iran può poi contare su un alleato di peso, la Russia, con cui è fitto il commercio di armi. Teheran ha ceduto a Mosca i droni con cui colpire il territorio ucraino; in cambio, potrebbe aver ottenuto in segreto una consegna di aerei Su-35. Allo stesso modo, la Russia ha disposizione missili ipersonici, tra cui il nuovo Khinzal: tre sono stati sparati e abbattuti in Ucraina, e gli scienziati che ci hanno lavorato sono stati accusati di alto tradimento. In parallelo, secondo un rapporto dell’Aiea dello scorso febbraio, il programma nucleare dell’Iran ha oggi a disposizione 121,5 chilogrammi di uranio 235 arricchito al 60%. Con le macchine e le competenze necessarie, potrebbe portarlo al 90%. Senza contare che per Tel Aviv colpire i siti nucleari di Teheran sarebbe particolarmente complesso.

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