L’Iran ha attaccato Israele. Pioggia di missili e droni
Nella notte si è consumata la tanto attesa e annunciata rappresaglia dell’Iran contro Israele a seguito del raid all’ambasciata iraniana a Damasco, nel quale sono morti alcuni alti ufficiali della Repubblica islamica, tra cui Mohammad Reza Zahedi. In un attacco che è durato circa cinque ore, l’Iran ha lanciato contro Israele 400 tra droni e missili, la maggior parte dei quali sono stati intercettati e abbattuti prima ancora che potessero entrare nello spazio aereo israeliano, dai sistemi di difesa di Tel Aviv supportati dagli alleati, in primis Stati Uniti e Gran Bretagna.
Nell’offensiva soprannominata ‘Promessa mantenuta’, Teheran ha chiesto il coinvolgimento anche di alcuni alleati, tra cui Siria, Libano e Iraq, per bucare la difesa israeliana. Secondo quanto riferito dal portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, sono stati lanciati e abbattuti 170 droni kamikaze, 30 missili da crociera e 120 missili balistici. Alcuni di questi ultimi hanno causato leggeri danni alla base aerea di Nevatim, nel sud di Israele. Nessuno dei pochi droni e missili lanciati da Iraq e Yemen è entrato nello spazio aereo israeliano.
Mentre ancora cadevano i missili e venivano abbattuti i droni, il premier israeliani Benjamin Netanyahu ha annunciato che Israele risponderà all’attacco dell‘Iran avvenuto nella notte. Il presidente statunitense Joe Biden ha pronunciato parole di sostegno a Israele, condannando “nei termini più duri” l’attacco “senza precedenti” dell’Iran e ribadendo il sostegno “incrollabile” a Tel Aviv. Il numero uno della Casa Bianca ha poi aggiunto di aver convocato i leader del G7 per una “risposta diplomatica unitaria”, avvertendo Netanyahu: Washingon non sosterrà una controffensiva di Israele contro l’Iran.
La linea della presidenza statunitense è stata confermata dal Segretario alla Difesa, Lloyd Austin. “Non cerchiamo un conflitto con l’Iran, ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele”, ha spiegato, aggiungendo che Washington considera “una vittoria” la notte appena trascorsa, dato che Israele ha respinto un massiccio attacco.
Poi si lamentano per la reazione