Schlein: “Non chiedo il voto per me, ma per il Pd”

Chiederò il voto non per me, ma per il Pd”. Lo ha detto questa mattina la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ospite del programma ‘Start’ di ‘SkyTg24’.

È la prima volta che si arriva nel Pd in modo così pacifico alla formazione delle liste, le abbiamo votate all’unanimità e le abbiamo fatte mano nella mano con la minoranza”, ha detto la segretaria dem, che, come la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il leader di Forza Italia Antonio Tajani e quello di Azione Carlo Calenda, sarà candidata alle elezioni europee. Nella destrail programma diventa una persona”, ha detto Schlein; viceversa, “credo che sia un valore che nel Pd ci sia pluralismo, che non si sia tutti schiacciati dietro il nome Giorgia. Questo è inquietante”. Rispetto invece alla scelta del presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, di inserire la parola ‘pace’ nel simbolo, Schlein ha detto: “Credo sia difficile trovare qualcuno che non sia d’accordo con l’idea di pace. Il punto è: come la costruiamo quella pace?”.

Parlando della guerra in Ucraina, la leader dem ha detto che la volontà del Pd è quella di continuare a sostenere il popolo invaso, ma di essere anche consapevoli che non bastano le armi per far cessare questo conflitto”. Rispetto alla Russia, invece, “l’Unione Europea deve lavorare per isolarla”.

Il negazionismo della destra non aiuta il Paese”, ha poi detto Schlein, parlando della crisi climatica. E aggiungendo, sul nucleare, che “non è compatibile con i tempi e con i costi. Non abbiamo tempo, abbiamo tecnologie per le rinnovabili. Per noi oggi non è questa la strada, ma puntare sulle tecnologie rinnovabili”.

Rispetto alla sanità, il governopensa a questo aspetto solo per chi ha i soldi”, ha attaccato Schlein, lanciando una proposta: “Arriviamo al 7,5% del Pil sulla sanità. E arriviamo a un piano straordinario di assunzioni”. Viceversa, “non è serio dire, come fa Meloni, di voler sbloccare le liste di attesa, se poi non si sbloccano le assunzioni”. Infine, sul Patto di stabilità, la segretaria del Pd ha detto: “Noi abbiamo sempre contestato il compromesso, per questo ci siamo astenuti. Quello che è clamoroso è che le forze di governo si siano astenute, sconfessando Meloni e Giorgetti”.

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