Prigozhin: “Una rivoluzione potrebbe scuotere la Russia”

Il gruppo di combattenti della Wagner ha iniziato a ritirarsi da Bakhmut”.

A dirlo è il capo e fondatore della milizia privata che combatte in Ucraina al soldo del Cremlino, Yevgeny Prigozhin, che la settimana scorsa aveva annunciato la presa della città nell’Est ucraino, smentita da Kiev.

Nonostante il capo della Wagner abbia simbolicamente consegnato la città a Mosca, Prigozhin ha lanciato l’ennesima stoccata ai vertici di Mosca. Dopo che nelle scorse settimane aveva insultato e minacciato i leader dell’esercito russo, ieri ha affermato che unarivoluzione potrebbe scuotere la Russia se il suo balbettante sforzo bellico in Ucraina continua”. Secondo Prigozhin, il presidente russo Vladimir Putin dovrebbe emanare “una legge marziale e una nuova ondata di mobilitazione”, perché se i soldati russi continueranno a morire al frontetutto questo può finire in una rivoluzione, proprio come nel 1917”,

“I soldati si alzeranno e poi i loro cari si alzeranno. È sbagliato pensare che ce ne siano centinaia, ce ne sono già decine di migliaia, parenti di coloro che sono stati uccisi” ha poi aggiunto il fondatore della Wagner. Che, secondo il quotidiano tedesco ‘Welt’, sarebbe nel mirino dei servizi segreti di Kiev.

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