Come sette città combattono il caldo torrido

La crisi climatica non concede tregua. La Francia è appena entrata nella terza ondata con dati superiori ai 37 gradi, ma non va meglio nemmeno oltreoceano. Negli States si registreranno per tutta la prossima settimana 32 gradi, con 100 milioni di cittadini in allerta per la propria salute. Intanto Coldiretti ha definito il 2022 come l’anno più caldo di sempre in Italia, con  temperature di un grado più alte rispetto alla media storica. Quasi dimezzate le precipitazioni, che hanno registrato un calo del 45 per cento su tutta la Penisola. I condizionatori d’aria rinfrescano l’interno, ma emettono calore fuori casa. I trasporti pubblici sono una vera e propria sauna, ma usare l’auto non fa altro che aumentare la CO₂ e, dunque, l’effetto serra. Pertanto occorrono soluzioni a basso impatto ambientale. Da Parigi a Miami, ecco otto città leader nella lotta green contro il caldo.

1. Medellín, alberi e vegetazione per le strade con il progetto Green Corridors. Per rinfrescarsi durante le giornate più torride, non c’è niente di meglio che un tuffo in mare. Cosa fare però nelle città distanti dalla costa? Un’ottima difesa, come riporta la Cnn, sono i parchi e in questo campo nessuna città al mondo batte Medellín. La seconda metropoli più grande della Colombia ha infatti creato un’intera area d’ombra grazie al progetto Green Corridors. Si tratta di una rete che ha portato alla riqualificazione di 18 strade e 12 corsi d’acqua in piste ciclabili o pedonali immerse nella vegetazione. Grazie a 8 mila alberi e 350 mila arbusti, la città ha abbassato la temperatura media di tre gradi, ma punta ai nove entro il 2030.

2. Vienna, l’uso sapiente di nebulizzatori e fontane contro il caldo. Chi abita a Vienna ha nel Danubio un grande alleato contro il caldo. In città però ci si aiuta anche con centinaia di nebulizzatori. In quasi tutti i parchi urbani si trovano infatti macchinari che offrono sollievo dalla canicola e oltre mille fontane con acqua potabile. I bambini inoltre possono divertirsi con giochi pop-up e spruzzi d’acqua, su cui spicca l’offerta di Karlsplatz, la pizza più celebre della Capitale. «Le soluzioni naturali sono le migliori», ha detto alla Cnn Kathy McLeod dell’Atlantic Council. «L’aria condizionata non è sostenibile».

3. Abu Dhabi, l’uso sapiente delle antiche tecniche arabe di raffreddamentoCelebri per le città futuristiche, gli Emirati Arabi dimostrano di essere attaccati alle proprie tradizioni. È il caso di Abu Dhabi, dove in estate la temperatura può raggiungere i 50 gradi. Sebbene ogni edificio goda di aria condizionata, gli ingegneri hanno fatto ricorso a un’antica tecnica di raffreddamento della tradizione araba. Si tratta del Mashrabiya, ossia l’arte di ricoprire le pareti esterne delle costruzioni con schermi a graticcio in grado di diffondere la luce solare.  Un esmpio? Le Al Bahar Towers, edifici di 25 piani avvolti da pannelli che rispondono ai movimenti del sole, aprendosi a ombrello per rifletterne i raggi.

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