Il logoramento del Terzo Polo a Salvini passa dalla Lombardia

La ‘fuga’ di diversi esponenti della Lega lombarda verso il Terzo Polo si è fatta più consistente dopo l’annuncio della discesa in campo di Letizia Moratti con Carlo Calenda e Matteo Renzi.

Tra i fuoriusciti, il nome che ha fatto più rumore è stato quello del consigliere regionale Gianmarco Senna, definito un ex fedelissimo di Matteo Salvini. Il nome di maggior peso su cui ora Calenda e Renzi lavorano è quello dell’ex presidente del Copasir ed ex sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi. Grande attenzione sarebbe rivolta anche a un altro ex presidente del Copasir, Giacomo Stucchi.

Senna, Stucchi e Volpi sono i nomi di alto profilo che la Lega ha perso o potrebbe perdere in favore del Terzo Polo. Fuoriuscite che però non appaiono decisive per la corsa a Palazzo Regione.

La vera partita, dunque, è un’altra.

L’emorragia di leghisti lombardi verso il Terzo Polo, più nomi che voti, è un segnale chiaro dello sbilanciamento del partito a favore dellasse governista, incarnato da Giancarlo Giorgetti. E che si allarga ai governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga.

In altre parole, la fuoriuscita di leghisti doc serve essenzialmente per mandare un messaggio a Salvini e per frenare il suo ribellismo.

3 thoughts on “Il logoramento del Terzo Polo a Salvini passa dalla Lombardia

Lascia un commento