Capo ultrà ucciso a Milano: Curva Nord dell’Inter lascia San Siro
La Curva Nord dell’Inter resta in silenzio, senza esporre striscioni e intonare cori durante la partita contro la Sampdoria a San Siro, poi i Boys abbandonano gli spalti – il secondo anello – durante l’intervallo.
È la reazione dei tifosi nerazzurri dopo che ieri sera è circolata la notizia della morte dello storico capo ultrà, Vittorio Boiocchi, in un agguato a Milano. Ma intanto sui social esplode la polemica perché – stando al racconto dei testimoni – i gruppi organizzati hanno indotto anche semplici tifosi ad abbandonare gli spalti.
Boiocchi, 69 anni, storico capo ultras dell’Inter con precedenti per rapina, traffico di droga e sequestro di persona, è stato ucciso ieri sera per strada alla periferia di Milano: è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco che lo hanno centrato al collo e al petto nel quartiere Figino. Quello che appare un agguato è avvenuto poco prima dell’inizio della partita in casa dei nerazzurri contro la Sampdoria. Una volta appresa la notizia la Curva Nord ha deciso di lasciare gli spalti.
Non era proprio un bravo ragazzo
Certo uno così, cosa ci si aspettava, che morisse de vecchiaia…⁉️
Credo proprio di no, se uno nella vita prende certe strade e decisioni di vita, sicuramente metterà a conto la propria dipartita anzitempo ed in maniera non proprio naturale…‼️
Anzi per quello che ha fatto, ha campato pure troppo, gente del suo rango, devono dire grazie se passano i 40 anni…‼️
Tra loro solo quelli in cima alla piramide, riesce a fare una vita relativamente lunga, bisogna essere i capi mafia o ‘Ndrangheta che sia, per poter sperare in tanto, vedi Riina o Provenzano ecc.
comunque è sempre un’anima di nostro Signore, un’anima marcia, ma sempre un’anima rimane…‼️
È morto, come ha vissuto, e anche chi gli ha procurato la prematura dipartita, anche lui o loro hanno in conto lo stesso ed identico appuntamento con l’oscura signora, anzitempo…‼️