Google pagherà 118 milioni di dollari a 15.500 dipendenti donne

La società madre di Google, Alphabet, pagherà 118 milioni di dollari a 15.500 dipendenti donne per risolvere una causa intentata da quattro dipendenti in corso da cinque anni, dal 2021 divenuta una class action.

Secondo le accuse la società le avrebbe pagate 17.000 dollari in meno, rispetto ad uomini impiegati in ruoli simili. Tra i querelanti ingegneri tecnici, rappresentanti di vendita ed almeno una insegnante di scuola materna. Google era accusata di negare le promozioni alle donne, mettendo dipendenti sovraqualificate, in ruoli pagati di meno, ed “in generale pagando le donne meno degli uomini”, ora la transazione tra le ex dipendenti e la compagnia con l’esborso record.

Le ex dipendenti hanno accusato la compagnia di aver violato “l’Equal Pay Act” della California: legge federale sulla parità di retribuzione tra uomini e donne, firmata dal presidente Kennedy nel 1963. Il Wall Street Journal riporta i nomi di quattro dipendenti che si sono rivolti al giudice: Kelly Ellis, Holly Pease, Kelli Wisuri e Heidi Lamar. Tutti ex lavoratrici di Google.

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