In Italia un genitore uccide un figlio ogni due settimane

Dal 2010 a oggi in Italia sono stati commessi 268 figlicidi, una media di quasi uno ogni due settimane.

Questo quanto emerge dai dati di Eures – Ricerche economiche e sociali, secondo cui nel 55,6% dei casi si tratta di bambini con meno di 12 anni di età. Delle 268 vittime, 151 sono maschi e 117 femmine. Nella maggior parte dei casi (64,2%) l’autore dei figlicidi è il padre; tuttavia, la maggior parte degli infanticidi ha come autrici le madri (35 sui 39 casi complessivi).

Non esiste un identikit di madri o padri killer. Bisogna dare ascolto a chi ha un disagio e intercettare la sofferenza dei genitori molto giovani che si trovano in una condizione di disagio psicologico o soffrono di depressione” e “che per paura o vergogna non si rivolgono a una rete sociale di aiuto. Quei bambini, i figli di questi genitori, sono a rischio“ ha spiegato la psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana Adelia Lucattini all’Agenzia DiRE.

La dottoressa Lucattini ha inoltre spiegato quali sono “i moventi. In quest’ordine: patologie psichiatriche, al primo posto la psicosi post partum; la sindrome di Medea, ovvero la vendetta contro il partner; i maltrattamenti e abusi; la ‘sindrome da scuotimento‘ del cui rischio spesso i genitori non si rendono conto, e sono quelli che si consegnano subito, e infine la conflittualità tra genitori”.

5 thoughts on “In Italia un genitore uccide un figlio ogni due settimane

  1. Che notizia stupida!!! Offende il popolo italiano!!!! Ignorante e davvero di basso livello.. invito l’autore di questa notizia ad approfondire le origini degli autori…. E sopratutto negli altri paesi che numeri ci sono.. questa notizia è diffamatoria!!!

  2. A me stupisce la quantità di questi omicidi e do per buona , per quanto terribile , la notizia assai per altro dettagliata .
    Il mio sentimento è di sgomento e rabbia ; la notizia non mi offende ove rappresenti la verità e mi interessa relativamente conoscere di quanto sia mo peggiori o migliori nel confronto con altri paesi.

  3. Concordo con lei Attilio, piuttosto che contestare l’articolo o chi l’ha scritto e/o pubblicato, bisognerebbe iniziare a chiedersi il perché di questi terribili omicidi, ovunque disgraziatamente accadano. È una follia che non trova giustificazione in alcun modo, non ci sono a mio avviso moventi, anche tra quelli più gravi, che possano legittimare tanto orrore!

  4. Se i dati sono confermati, sono veramente sconcertanti ed inauditi…‼️
    Penso che dopo certi livelli, non si hanno più parole, o non bastano, per descrivere questi casi…‼️
    Che Amarezza…‼️

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