Sos albergatori: “Profughi ci costano 500 euro al giorno”

Dopo l’accoglienza, giusta e sacrosanta, ora si iniziano a fare i conti in tasca e valutare quale sarà la cifra da mettere in campo per poter aiutare i profughi ucraini che scappano dalla guerra. I primi a lanciare l’allarme sono gli albergatori di Rimini, che hanno aperto alcune delle loro strutture per ospitare i profughi scappati dalla guerra e che ora però lamentano di non aver ricevuto alcun rimborso dallo Stato.

“Lavoriamo per garantire il nostro sostegno ai profughi ma non è facile per nulla”, hanno spiegato gli albergatori della ‘capitale’ romagnola, che al momento accoglie 750 profughi smistati in quindici hotel. “L’emergenza è continua è ancora non siamo stati rimborsati. Un albergo tra luce elettrica gas e acqua difficilmente riesce a non spendere 500 euro al giorno“.

Le strutture private, come gli hotel, possono convenzionarsi tramite l’agenzia regionale di Protezione civile per accedere ai finanziamenti ma, lamentano i gestori degli alberghi, “il decreto permette solo agli alberghi affiliati alle associazioni di categoria di stipulare convenzioni. Ecco perché stiamo valutando un ricorso al tar“.

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