Mattarella: “Ricordare e testimoniare per dire ‘Mai più’”

Ogni anno, il Giorno della Memoria, istituito con legge nel 2000, ci sollecita a ricordare, a testimoniare e a meditare sui tragici avvenimenti che attraversarono e colpirono l’Europa nella prima metà del secolo scorso, il Novecento, definito da alcuni storici come ‘il secolo degli Stermini’”.

Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria al Quirinale.

La Shoah, ossia la messa in pratica di una volontà di cancellare dalla faccia della terra persone e gruppi ritenuti inferiori, è stato un lento e inesorabile processo, una lunga catena con molti anelli e altrettante responsabilità. La scelta nazista, con le famigerate leggi di Norimberga, e quella fascista, che la seguì omologandovisi, di creare una gerarchia umana fondata sul mito della razza e del sangue fornì i presupposti per la persecuzione e per il successivo sterminio. Il regime fascista, nel 1938, con le leggi razziali agì crudelmente contro una parte del nostro popolo” ha poi ricordato Mattarella, sottolineando il significato dell’articolo 3 della Costituzione.

“Il sistema di Auschwitz e dei campi ad esso collegati fu l’estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, di istinti brutali, di pregiudizi, di dottrine perniciose, di gretti interessi e persino di conformismi di moda” ha proseguito il Capo dello Stato, parlando di “tossine letali” in riferimento a “razzismo, nazionalismo aggressivo e guerrafondaio, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato”.

La Shoah fu un unicum nella storia dell’uomo” ha poi sottolineato Mattarella, poichè “nessuno Stato aveva mai, come scrisse lo storico tedesco Eberhard Jäckel, ‘deciso e annunciato, con l’autorità e sotto la responsabilità del proprio leader, di voler uccidere, il più possibile e senza sosta, un determinato gruppo di esseri umani”, costituito “soprattutto dagli ebrei”. Inoltre, “nei campi di sterminio perirono anche prigionieri di guerra, oppositori politici, omosessuali, rom e sinti, testimoni di Geova, appartenenti ad altre minoranze etniche o religiose”, senza dimenticare “le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca, dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salò, alleata e complice dell’occupante nazista. Furono 650mila. Il loro ‘no’ ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di Resistenza”.

La parte maggiore della responsabilità delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia va attribuita ai capi dei due regimi, Hitler e Mussolini. Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque diffuso, nella popolazione” ha inoltre ricordato il Presidente Mattarella, rievocando l’“impegno che oggi ci unisce e ci interpella”, quello di dire “mai più”.

25 thoughts on “Mattarella: “Ricordare e testimoniare per dire ‘Mai più’”

  1. Apprezziamo enormemente le parole del presidente della repubblica e del presidente del consiglio

    Oggi saremo a Roma, davanti alla sinagoga per riunisci in un momento di riflessione

  2. Mi spiace, nessuna volontà ne’ continuazione ma semplici e puri fatti della realtà con smentita di ogni credenza delle organizzazioni terroristiche di hamas e hezbollah finanziate dal Qatar per acquistare razzi e missili dall’Iran e dalla Siria con l’obiettivo di cancellare dalla faccia della terra il sacro stato d’Israel, portatore di luce e democrazia il cui regno non avrà fine

    “…Io sto con Israele, sto con gli ebrei.
    Ci sto come ci stavo da ragazzina, cioè al tempo in cui combattevo con loro, e le Anne Marie morivano fucilate.
    Difendo il loro diritto ad esistere, a difendersi, a non farsi sterminare una seconda volta.
    E disgustata dall’antisemitismo di tanti italiani, di tanti europei, mi vergogno di questa vergogna che disonora il mio Paese e l’Europa. Nel migliore dei casi non una comunità di Stati ma un pozzo di Ponzi Pilato. Ed anche se tutti gli abitanti di questo pianeta la pensassero in modo diverso, io continuerò a pensarla così…”

    Oriana fallaci

    Fatti

  3. No, c’era il mandato britannico della palestina( scritto piccolo), non la palestina che non è mai esistita

    È come dire che nell’800 c’era l’Italia sotto la gestione napoleonica

    Falso, l’Italia non c’era a quel tempo, ma c’era la campagna napoleonica in italia (scritto piccolo)

    Sottile, ma gigantesca differenza

  4. Sempre contraddizioni in ogni caso, “sottile” ma “gigantesca” , siete solo bravi a sopravvivere alle spalle degli altri. Bravi a trovare sempre il sotterfugio, 😆😆😆. Rispettate ancora il comando di non scrivere di sabato perché considerato lavoro? Per aggirare la regola, considerano “scrivere” SOLO se l’inchiostro è indelebile, quindi tutte le altre forme sono consentite.

  5. A quanto pare vige sempre l’idea.. basta esserne convinti.

    Ps. Giri giri però il rispetto del sabato dove è da parte tua?

    Due pesi due misure. Siete ebrei quando vi conviene ma non per tutto.

  6. Mi spiace, nulla di ciò
    Nessun cognome ne’ Giove o Marte ma semplici fatti della realtà con rispetto della volontà del D o in persona di elegge il santo sacro stato d’Israel a popolazione eletta e sovrana di ogni cosa

    Fatti

  7. Mi spiace, nulla di ciò, nessun in con su per tra fra ma semplici fatti della realtà con rispetto di ogni azione e parola del D o in persona che ha eletto il santo sacro stato d’Israel a popolazione superiore capo di ogni cosa visibile e invisibile

    Fatti

  8. Mi spiace, nulla di ciò
    Nessun yen ne’ remimbi ma semplici fatti della realtà con parole del d o in persona che ha nominato come superiore il santo sacro stato d’Israel portatore di luce e democrazia con il compito di illuminare il mondo

    Fatti

  9. Mi spiace, nulla di ciò,
    Nessun Twitter ne’ SnapBridge ma semplici fatti della realtà con presenza in ogni dove per esporre la potenza del santo sacro stato d’Israel portatore di luce e democrazia elevato a popolazione eletta capo di tutte le cose visibili e invisibili

    Fatti

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