L’indignazione per il Parlamento vuoto ogni lunedì

Quante volte vi sarà capitato di leggere, sui social oppure addirittura sulle pagine di giornali e opinionisti, un flusso di indignazione verso i Parlamentari italiani che non si presentano alle Camere quando ci sono da discutere tematiche molto importanti? Succede sempre più spesso: indignazione per l’aula vuota quando si doveva discutere la legge sul fine vita, indignazione per l’aula vuota per la legge contro la violenza di genere. In alcuni casi invece sono gli stessi parlamentari ad accusarsi l’un l’altro, usando espediente dell’aula vuota. Ne sa qualcosa il senatore leghista Pillon e i suoi affondi ai colleghi del centrosinistra quando non sedevano in aula i lunedì dedicati al ddl Zan.

Il tema è tornato caldo in queste ore perché lunedì erano presenti alla Camera soltanto nove deputati per parlare del decreto legge sull’Ucraina. Apriti cielo: polemiche a non finire sui social, con foto allegate del Parlamento vuoto mentre e i parlamentari erano chissà dove a divertirsi. I momenti di ‘vuoto Parlamentare’ però hanno tutti un tratto comune: accadono di lunedì. E non è un caso.

Aula vuota il lunedì non significa disinteresse dei politici che siedono in Parlamento, ma semplicemente è previsto dalla stessa organizzazione interna che il lunedì i lavori parlamentari prevedono di norma la presenza in aula soltanto di alcune delegazioni dei vari gruppi politici, mentre gli altri parlamentari si riuniscono in altre riunioni e commissioni per discutere gli stessi temi che poi saranno trattati in modo collettivo. Non si tratta quindi, almeno questa volta, di disinteresse.