Assange, la Corte di Londra concedere nuova udienza contro estradizione

Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, potrebbe evitare l’estradizione negli Stati Uniti, dove rischia una condanna fino a 175 anni per spionaggio. L’Alta Corte di Londra ha deciso di accogliere la sua richiesta, respinta in primo grado, di poter fare appello contro l’ordine di estradizione firmato nel 2022 dal ministero dell’Interno britannico. 

La decisione dell’Alta Corte fornisce tre settimane di tempo al governo americano per dare garanzie sull’equità di un eventuale processo al giornalista australiano. Se tali assicurazioni non verranno fornite, ad Assange verrà concesso il permesso di ricorrere in appelloe poi ci sarà un’udienza. La Corte si è aggiornata per una nuova udienza il 20 maggio.

Gli Stati Uniti dovranno di fornire garanzie sul fatto che il giornalista, in caso di estradizione, potrà fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti (che protegge la libertà di parola). Dovranno essere fornite garanzie, inoltre, sul fatto che non sarà pregiudicato durante il processo (compresa la sentenza) in ragione della sua nazionalità. “Se verranno fornite queste garanzie, daremo alle parti l’opportunità di presentare ulteriori osservazioni prima di prendere una decisione definitiva sulla richiesta di autorizzazione al ricorso”, hanno detto i giudici, citati dal Guardian.

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