‘Fango d’artista’, l’opera d’arte degli alluvionati dimenticati

Il fango dell’alluvione romagnola prêt-à-porter, confezionato in cento barattoli standard, da diluire, a seconda della densità voluta, in cinque o dieci litri d’acqua, “per ricreare l’emozione dell’alluvionato”. 

Fango artista è una provocazione diventata vera e propria opera d’arte che è stata esposta al Vernice Art Fair di Forlì, fiera d’arte dedicata agli artisti indipendenti. Ideatori dell’opera, ispiratisi alla famosissima ‘M***a d’artista’ di Piero Manzoni, sono Marina Bergamaschi e Stefano Silvestroni. Che hanno anche aggiunto al branco di ‘fermaporta da compagnia’ due papere alluvionate, ‘SperanzaeTen bota’. L’idea era quella di mettere all’asta l’opera e dare il ricavato in beneficenza, ma poi “la cosa ci è scappata di mano”, hanno spiegato, “e sono già entrati da qualche gallerista”.

L’opera, nel dettaglio, si compone di barattoli con dentro 400 grammi di fango da sciogliere in 10 litri d’acqua, “per avere l’effetto dell’ondata che ci è entrata in casa lo scorso maggio”, hanno detto. Oppure se si preferisce, in cinque litri per avere un fango più denso, “come nei giorni successivi, quando era melma”. La provocazione è nata perché quando giriamo per l’Italia ci siamo accorti che la gente è convinta che in Romagna noi alluvionati siamo tutti a posto”.

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