La techno di Berlino diventa patrimonio immateriale dell’Unesco

La techno di Berlino è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. A promuovere questo riconoscimento sin dal 2021 è stato soprattutto Rave The Planet, organizzazione no profit che da anni supporta la musica elettronica e che nel 2022 e nel 2023 aveva organizzato parate per sostenere l’iniziativa. Sottogenere della musica dance, la techno iniziò a diffondersi nella capitale tedesca verso la fine degli Anni 80 e in particolare dopo la caduta del muro, quando veniva suonata in modo clandestino in luoghi come fabbriche e grandi magazzini abbandonati, attirando migliaia di ragazzi da tutto il mondo.

Secondo la Commissione tedesca dell’Unesco, “la cultura techno a Berlino non è solo uno stile musicale specifico, ma anche un’alternativa vissuta alle pratiche classiche di ascolto della music”. “In Germania”, ha proseguito, “le scene dei club di Francoforte e Berlino si sono affermate a metà degli Anni 80. Dalla cultura dei dj emersa negli anni precedenti, la techno è diventata la colonna sonora dello spirito di ottimismo dopo la riunificazione”. Inoltre, “il suono e le produzioni sonore sono strettamente legati alla città e hanno sviluppato il loro carattere speciale nel contesto della riunificazione tedesca”.

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