Ferragni non può più sottrarsi alle richieste di trasparenza

Volevo ringraziare tutti perché ho ricevuto centinaia di messaggi per quellabellissimacover che è stata fatta”.

Queste le parole dell’influencer Chiara Ferragni, che ieri ha fatto una story su Instagram per ringraziare i suo i follower per il sostegno a seguito della pubblicazione di un numero del settimanale L’Espressoin cui l’imprenditrice digitale appare in copertina con le sembianze del joker, popolare villain della saga ‘Batman’. Non solo. Secondo quanto riferito dall’agenzia ‘Ansa’, Ferragniha dato mandato ai propri legali di valutare ogni tipo di azione legale, incluso quella per il risarcimento per danni patrimoniali e non patrimoniali, nei confronti della società editrice del settimanale”. Contro cui si è scagliato anche Fedez, che nonostante la crisi coniugale ha preso le difese della moglie, attaccando il magazine.

‘L’Espresso’ ha deciso di dedicare una copertina a Ferragni in quanto nel numero di ieri è stata pubblicata un’inchiesta dal titolo Ferragni S. p. A. Misteri e segreti”, a firma della giornalista Gloria Riva, in cui viene ricostruita larete ingarbugliata di societàe la girandola di quote azionariedell’impero costruito dall’influencer, “tra partner ingombranti, manager indagati e dipendenti pagati poco. L’influencer è a capo di un impero economico dove la trasparenza non è di casa”, si legge sul sito del settimanale: “Oltre all’affaire pandoro e ai sospetti follower falsi, al centro delle indagini della Procura di Milano ci sono anche gli strani movimenti nella galassia delle sue aziende. Dopo anni di utili milionari, ora i problemi di reputazione li mettono a rischio. E tremano i fondi pensione che hanno investito in società collegate”.

Dopo una momentanea ‘tregua’ in occasione dell’apparizione televista a ‘Che tempo che fa’, dunque, Ferragni e il suo team di comunicazione sono tornati a mostrare i muscoli, passando al contrattacco, come avvenuto in occasione della fuga degli sponsor e dell’annuncio del ricorso alla multa comminatale dall’Antitrust per il ‘caso’ del pandoro Balocco.

Tuttavia, con il dovuto rispetto all’imprenditrice e ai suoi sponsor, redivivi nel difenderla dopo un periodo un po’ in sordina, l’attacco di Ferragni e le minacce di querela nei confronti di un giornale per un’inchiesta e per una copertina sono inaccettabili. E la ragione principale l’ha scandita e ripetuta più volte l’influencer stessa, durante l’intervista con Fabio Fazio, quando ha detto che sul ‘caso’ del pandoro Balocco “la comunicazione poteva essere fatta meglio”, perché “se qualcuno l’ha capita così, c’è stato un errore”. Il punto è proprio questo: se un giornale pone delle questioni e documenta delle presunte mancanze di trasparenza, la migliore risposta che un imprenditore, in questo caso un’imprenditrice, può dare è quella di essere trasparente. E non solo perché puntare il dito contro il metodo, la copertina, a qualcuno potrebbe sembrare un modo per evitare che l’attenzione ricada sul merito, l’inchiesta. Ma anche, e soprattutto, perché se un imprenditore o un’imprenditrice ottiene risultati importanti, come sono quelli ottenuti da Ferragni, dovrebbe avere tutto l’interesse a rivendicare quanto ti buono fatto, avendo orgoglio nell’essere trasparente sulla sua azione.

Sulla beneficenza, e su tutte le altre iniziative su cui indaga la Procura di Milano, Ferragni avrebbe dovuto e, ora ancor più, deve fare chiarezza. Così come sulla gestione delle sue società. E non nel merito delle imputazioni a suo carico, che andranno discusse in un’aula di giustizia, ma per ciò che ha pubblica rilevanza. A meno che non pensi che “l’unico modo sensato di vivere è senza regole”. Anche se a dirlo, nel film ‘Batman. Il cavaliere oscuro’, era proprio il joker.

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