Chiara Ferragni e il “disegno criminoso”. Cosa c’è nelle carte

Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata. Non solo per il pandoro Pink Christmas di Balocco, ma anche per le uova di Pasqua di Dolci Preziosi e la bambola Trudi.

In particolare, secondo le ipotesi del procuratore aggiunto di Milano, Eugenio Fusco, l’influencer e imprenditrice avrebbe messo in piedi un vero e propriosistema in cui collegava beneficenza e marketing e, da questo punto di vista, le iniziative del pandoro, delle uova di Pasqua e della bambola farebbero parte diun unico disegno criminoso”, nell’ambito del quale faceva credere ai consumatori che più prodotti acquistavano, più soldi andavano ai progetti filantropici.

La svolta nell’inchiesta è emersa dalla documentazione per la risoluzione del conflitto di attribuzione tra i magistrati di Milano, sede delle aziende di Ferragni, e quelli di Cuneo, sede di Balocco; secondo il pm Fusco il capoluogo lombardo è la sede di competenza, poiché, appunto, sostiene il magistrato, lo schema utilizzato per il pandoro si sarebbe ripetuto anche per le uova e la bambola. Sullo sfondo, anche la possibilità che l’inchiesta si allarghi ulteriormente, arrivando a una campagna per dei biscotti Oreo. A breve la Cassazione dovrebbe esprimersi sul confilitto di competenza.

Secondo quanto riferito dal quotidiano ‘La Stampa’, oltre a Ferragni, a Milano risultano indagati anche Alessandra Balocco e Franco Cannillo, rispettivamente ad di Balocco e proprietario di Dolci Preziosi. L’ipotesi, per tutti e tre gli indagati, è quella di truffa aggravata dalla minorata difesa dei consumatori.

5 thoughts on “Chiara Ferragni e il “disegno criminoso”. Cosa c’è nelle carte

  1. La beneficenza là si fa con il proprio portafoglio ed in silenzio non con i soldi degli altri , in più per fare la cosiddetta beneficenza si è intascata un milione di euro ; non mi sembra beneficenza questa ma business

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