Carlo Ancelotti accusato di frode fiscale in Spagna

Carlo Ancelotti, che ha rinnovato il suo contratto con il Real Madrid fino al 2026, è alle prese con un grave problema legale con la giustizia spagnola. La Procura provinciale di Madrid ha richiesto una condanna di 4 anni e 9 mesi di reclusione per frode fiscale, a causa del mancato versamento di oltre un milione di euro all’Erario nei periodi 2014 e 2015. L’allenatore del Real Madrid non avrebbe dichiarato il reddito proveniente dalla cessione dei suoi diritti d’immagine ad altri enti.

Secondo l’accusa, Ancelotti avrebbe firmato un contratto di lavoro come allenatore del Real Madrid il 4 luglio 2013, per il periodo fino al 30 giugno 2016, includendo nella sua remunerazione anche i proventi derivanti dalla cessione dei suoi diritti d’immagine al club. Si evidenzia che, a partire da luglio 2013, il tecnico italiano avrebbe cominciato a lavorare e a risiedere in Spagna, stabilendo la sua residenza in un immobile nel centro di Madrid, “rendendo la Spagna il suo principale luogo di residenza e interessi economici“.

La Procura afferma che, per non versare le tasse sui proventi dei diritti d’immagine, Ancelotti avrebbe utilizzato una complessa rete di trust e società per canalizzare i ricavi derivanti dai suoi diritti d’immagine. Si accusa l’allenatore di aver “simulato” la cessione dei suoi diritti d’immagine a enti privi di attività reale e capacità di sfruttamento, al fine di nascondere il vero beneficiario dei proventi, evitando così il pagamento delle imposte sulle ingenti somme ricevute in Spagna o all’estero.

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