La F1 è iniziata all’ombra di un enorme scandalo

Ieri si è tenuto il Gran Premio del Bahrein, prima gara della nuova stagione del campionato del mondo di Formula Uno. E se molto si è parlato di quanto avvenuto in pista, ancor più si è discusso di quanto è successo lontano dal tracciato.

Giovedì scorso, infatti, i circa cento giornalisti che seguono la F1 hanno ricevuto una mail con alcune presunte foto e screenshot di chat riconducibili al cosiddetto ‘caso Horner’, un’inchiesta avviata settimane fa da Red Bull su alcuni “comportamenti inappropriati” che il team pincipal della scuderia campione in carica, Christian Horner, avrebbe avuto con una dipendente. Red Bull aveva avviato un’inchiesta interna, che aveva scagionato Horner. Il materiale inviato giovedì, la cui veridicità è però ancora da verificare, potrebbe riaprire il caso. Certamente ha generato un’ondata di polemiche.

“Non commenterò speculazioni anonime, ma ribadisco che ho sempre negato le accuse”, è stato il primo commento di Horner. Che ha aggiunto: “Ho rispettato l’integrità dell’indagine indipendente e ho collaborato pienamente in ogni fase del percorso. Si è trattata di un’indagine approfondita e corretta, condotta da un avvocato specializzato indipendente, e si è conclusa, respingendo la denuncia presentata”. Tuttavia, i team principal di Mercedes e McLaren, Toto Wolff e Zak Brown, hanno ribadito come sia necessario garantire trasparenza all’interno della Formula Uno. Anche i vertici di Fia e Formula Uno hanno ricevuto le e-mail anonime. Venerdì Horner avrebbe avuto un breve colloquio con Stefano Domenicali e con Ben Sulayem.

Secondo l’analista di SkySport Italia, una delle voci italiane più autorevoli nello spiegare le dinamiche interne alla F1 e al paddock, Roberto Chinchero, “è chiaro che trattandosi di informazioni che sono state oggetto dell’indagine interna, viene da pensare che anche questo franco tiratore sia interno, proprio perché legato alla riservatezza delle immagini. È un colpo basso che conferma quello che sostenevamo da tempo, ci sono tante fazioni all’interno della Red Bull. Ce n’è una che ha provato a dare una spallata a Horner in un momento di difficoltà”.

Nondimeno, Horner dovrà chiarire ulteriormente i fatti, sempre che la F1 sia realmente intenzionata a far luce sul caso garantendo massima trasparenza. Storicamente, non esattamente il punto di forza del massimo campionato automobilistico al mondo.