Maternità surrogata, per il 90% ne ricorrono coppie eterosessuali

Sta sollevando polemiche la decisione della Regione Lazio, guidata dal neo presidente di centrodestra Francesco Rocca, di revocare il patrocinio al Roma Pride del 2023 in quella che viene considerata una battaglia pretestuosa contro la comunità Lgbtq sul tema del cosiddetto ‘utero in affitto’, una pratica già illegale in Italia e alla quale ricorrono maggiormente coppie eterosessuali che si recano in Grecia e Ucraina, paesi che escludono l’accesso alla GPA per le coppie gay.

“Dopo la concessione del patrocino al Roma Pride il neo Governatore della Regione Lazio Francesco Rocca paga il debito elettorale a Pro Vita e ritira il patrocinio concesso con delle motivazioni pretestuose dato che la Regione Lazio conosceva le rivendicazioni e i contenuti politici della manifestazione. Siamo ormai alla farsa ‘Pro Vita ordina e la politica esegue’.”, ha dichiarato il portavoce del Roma Pride, Mario Colamarino.

Sulla questione interviene anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri:”Il Roma Pride è una manifestazione importante per la comunità Lgbtq e per tutti i cittadini che combattano le discriminazioni e sostengono i diritti. Per questo Roma Capitale ha assicurato il proprio patrocinio e per questo Sabato sarò in piazza per il Pride”, lo scrive su twitter.

La maternità surrogata in Italia è praticata da circa 250 coppie all’anno, e il 90% di chi la chiede è una coppia eterosessuale. I numeri sono riportati in una “stima empirica” del Corriere della sera, che restituisce la fotografia reale di un fenomeno delicato e gonfiato dalla propaganda politica contro la comunità Lgbtq.

1 thought on “Maternità surrogata, per il 90% ne ricorrono coppie eterosessuali

  1. Ecco 10.000 per il disturbo io non posso perdere la linea e il tempo il figlio me lo faccia Lei e. pensare che questo provvedimento lo chiede un partito che dovrebbe essere vicino ai meno abbienti , al popolo , sono vicino invece solo ai radical chic

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