Ronaldo e Messi, i due re in declino e il buen retiro saudita

Loro sono i duellanti del decennio scorso, i fuoriclasse che hanno monopolizzato il calcio globale durante gli Anni Dieci e si sono disputati premi individuali e allori di squadra: Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Hanno dato vita a uno dei più netti bipolarismi nella storia del pallone, talmente assolutizzante che a un certo momento aveva pure stufato. E forse non hanno ancora smesso, perché potrebbero continuare a confrontarsi. E pazienza se nel frattempo gli anni passano per entrambi e il declino incombe. La paga è sempre più smisurata a dispetto di una performatività declinante. E il cinismo della società dello spettacolo li obbliga a mettere in scena l’infinita replica del copione, anche nei giorni in cui avranno la dentiera. Come Stallone e De Niro ne Il grande match. Spinti a esibirsi in un’arena improbabile come il campionato di calcio saudita.

Uno dei due, il portoghese, è già in loco e a dirla tutta non sta nemmeno facendo quanto ci si aspettasse. L’altro, l’argentino, non è ancora lì ma potrebbe lasciarsi sedurre dalle offerte esorbitanti di cui si favoleggi in questi giorni.

Chi è vicino al calciatore giura che l’accordo sia a un passo. Del resto, il contratto di Messi con il Paris Saint-Germain è in scadenza. E le recenti polemiche per il viaggio non autorizzato con destinazione proprio Riad, hanno probabilmente spento le residue possibilità di veder continuare l’avventura nella Ligue1.

Sicché fra qualche mese i due potrebbero ritrovarsi a duellare sotto l’ala protettrice del principe ereditario Bin Salman, che sullo sviluppo dell’economia dell’entertainment ha puntato forte per realizzare i progetti di crescita nazionale delineati nel programma Vision 2030.

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