Il tramonto politico di Matteo Salvini

Non è tutta colpa di Salvini se gli è balenata la malsana idea di andare a farsi un viaggetto in Russia, annunciandolo prima di valutare se farlo per davvero: a Salvini l’esperienza e qualche pessimo consigliere hanno insegnato che l’importante è essere sempre “al centro” della notizia per non scomparire dai radar dell’attenzione pubblica.

Lui, basico, deve avere ragionato che se c’è una guerra tra Ucraina e Russia (e se in Ucraina di certo non lo vorrebbero per la sua amicizia passata con Putin) non c’è niente di meglio che volare fino a Mosca, scattarsi un bel selfie con un buon filtro e concimare così l’idea che sia sempre lui l’uomo “del fare” che compie gesti più riconoscibili della complicata democrazia tra Stati.

Solo che Salvini ormai è fuori fuoco da mesi, incastrato tra l’essere di lotta e di governo, soffocato da un pezzo del suo partito che l’ha mollato da un bel po’ poiché gli si riconosceva come unica qualità il saper riempire le piazze e ora le piazze lentamente si svuotano. Salvini senza claque risulta per quello che è, annacquato in una malinconica solitudine che ne sottolinea i difetti strutturali che prima rimanevano nascosti dalla montagna di like e di retweet: propone come unica soluzione, sempre, la sua manifesta volontà di trovare una soluzione. Funzionava? Sì, certo. Funzionava quando gli italiani avevano da parte ancora un po’ di speranza, quando non c’era di mezzo una pandemia.

9 thoughts on “Il tramonto politico di Matteo Salvini

  1. Certo che tutti contro salvini va sempre di modo. Almeno quello che detto di fare ha fatto finché ha potuto… e intendo in bene… non è stata la pecora in mezzo ai 10 lupi, si è semplicemente messo da parte x non diventare lupo…

  2. Rendetevi conto di una cosa… la Lega negli ultimi anni ha fatto da caposaldo per un collegamento economico tra nord Italia e Russia…collegamento che ha permesso al paese di affrontare 2 crisi economiche,nella completa immobilità di ogni governo,da Monti in poi, in materia di politica economica REALE(quella che ci fa entrare lo stipendio a fine mese)
    Ad oggi col suicidio economico del governo Draghi tramite le assurde sanzioni boomerang le aziende sono costrette ad operare per vie traverse con la Russia per non finire sul lastrico trascinando l’intera economia nazionale …le nuove sanzioni che l’Europa vuole varare rischiano di far incazzare talmente tanto Putin che potrebbe decidere di chiudere anche le vie traverse che, sia chiaro, sono aperte solo per volere del Cremlino e non perché ne abbia bisogno…Se Salvini andrà a Mosca per cercare di evitare il tracollo a cui stiamo andando masochisticamente incontro ben venga…almeno ci da la speranza che qualcuno ancora ci stia provando a non far cadere il paese nel baratro…

  3. Al popolino piace il Lettamaio, quello che vuole la legge Zan, che sbraita se nel C.d.A. di qualche azienda non vi sono donne, quello che devi chiamare sindaca un sindaco donna altrimenti si offende, quello che bisogna dare una casa ai rom e con precedenza su tutti, quello che se bruciano una croce in piazza va bene ma se fanno lo stesso con il Corano diventa attentato terroristico, quello che se bisogna spendere miliardi da dare in armi all’Ucraina va bene, ma se bisogna investire in case popolari o in sanità pubblica allora no. Siamo un popolo in cui pochi sanno ragionare e tanti delegano dei cialtroni a ragionare al posto loro.

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