Il punto di oggi sull’Ucraina 🇺🇦

“La Federazione Russa si è ritirata da ampie porzioni del territorio ucraino” e l’avanzata delle truppe di Mosca “procede più lentamente del previsto. Le forze ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv e riescono ad evitare l’occupazione di Donetsk”. Tuttavia, ”i lanci missilistici russi continuano su Mariupol e nell’area del Donbass”, mentre “nel sud-est dell’Ucraina l’offensiva russa si è trasformata in un’occupazione militare, con sullo sfondo “il rischio che la crisi umanitaria diventi anche alimentare”.

Pertanto, “per impedire che la situazione umanitaria si aggravi, dobbiamo raggiungere rapidamente un cessate il fuoco”. Queste le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi, che oggi al Senato ha riferito rispetto alla situazione della guerra in Ucraina, arrivata ormai all’ottantacinquesimo giorno.

Il premier ha sottolineato che, seppur sia “importante mantenere un canale di dialogo aperto con la Russia, dovrà essere l’Ucraina a stabilire che tipo di pace voglia”, rivendicando la scelta del governo di inviare armi a Kiev: “Se oggi è possibile discutere di pace e di dialogo è perché l’Ucraina ha potuto difendersi.

Fermo l’appoggio dell’Italia all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, parlando delle sfide future “il nostro obiettivo è incrementare non solo le forniture di gas naturale, ma anche investire sulla produzione di rinnovabili” per, ha aggiunto Draghi, “affrancarci dalle importazioni di combustibili fossili e rendere lo sviluppo davvero sostenibile”, divenendo contestualmente “indipendenti dal gas russo nel secondo semestre del 2024”.

3 thoughts on “Il punto di oggi sull’Ucraina 🇺🇦

  1. Noi non avremo più pane però compriamo armi . Tanto loro mangiano uguale. Pensate prima all’Italia che sta a pezzi e lasciate all’America il problema delle armi. Non capiscono niente.

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