Fosse comuni a Gaza dopo l’occupazione di Israele. L’Onu chiede un’indagine

Salgono a quota 310 i corpi rinvenuti dai soccorritori palestinesi nelle fosse comuni scoperte nei cortili di due ospedali della Striscia di Gaza, il Nasser Medical Complex di Khan Younis, nel sud, e l’ospedale Al-Shifa, nel nord.

Nelle settimane scorse queste strutture sono state oggetto di assedi da parte dell’esercito israeliano, che denunciava, senza fornire tuttavia prove, la presenza di arsenali e nascondigli di combattenti di Hamas nei nosocomi. Nei giorni scorsi l’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu Volker Turk si è detto “atterrito” dalle notizie giunte da questi due siti, che indicano fosse comuni sia all’interno che nei dintorni degli ospedali, e pertanto ha fatto appello a un’inchiesta indipendente che faccia luce sui responsabili: “Dato il clima di impunità prevalente, ciò dovrebbe includere investigatori internazionali”, ha aggiunto Turk. Quindi ha ricordato che il diritto internazionale garantisce la neutralità e la tutela di infrastrutture civili come gli ospedali in contesti di conflitti armati; pertanto,“l’uccisione intenzionale di persone all’interno di queste strutture costituisce un crimine di guerra.

La protezione civile palestinese, che si sta occupando di riesumare i corpi, ha riferito che le fosse si presentano come “tombe temporaneeall’interno degli ospedali in quanto, come hanno riferito i testimoni, le forze israeliane durante l’assedio avrebbero impedito alle persone di uscire per raggiungere i cimiteri ed effettuare sepolture.

Il corrispondente di ‘Al Jazeera’ Hani Mahmoud ha confermato che tra i corpi rinvenuti ci sono donne, bambini, pazienti e personale medico. Alcuni avevano le mani legate, oppure i cateteri collegati alle braccia. Ha inoltre riferito le testimonianze raccolte tra i sopravvissuti, che hanno raccontato “scene di orrore, uccisioni di massa e arresti al punto che l’intero ospedale si è trasformato da luogo di guarigione a enorme cimitero. Tra questi, medici, infermieri e pazienti, ma anche centinaia di famiglie sfollate, che negli ospedali avevano trovato un rifugio. La stampa internazionale riferisce che i soccorritori hanno cercato di facilitare le procedure di identificazione. Quando impossibile, oppure quando nessun famigliare li reclama, i corpi vengono comunque avvolti in nuovi lenzuoli puliti e trasportati al cimitero per ricevere nuova sepoltura, come gli altri.

L’esercito israeliano ha smentito ogni responsabilità nelle uccisioni di civili e riferito che, in alcuni casi, ha esumato e sepolto nuovamente i corpi alla ricerca di tracce delle persone tenute ostaggio di Hamas.

Lascia un commento