Israele attacca l’Iran nei pressi di una base militare a Isfahan

Alle 4.30 ora italiana, Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran come rappresaglia del raid di sabato 13 aprile. L’agenzia di stampa iraniana Fars ha parlato di “tre esplosioni” vicino alla base militare di Shekari, nel Nord-Ovest della provincia di Isfahan, e il portavoce dell’agenzia spaziale iraniana Hossein Dalirian ha detto che “diversi” droni sono stati “abbattuti con successo”. Un alto comandante dell’esercito iraniano, Siavosh Mihandoust, ha dichiarato alla tv di Stato del Paese che non è stato causato alcun dannonell’attacco notturno, e che il rumore udito era dovuto ai sistemi di difesa aerea. Lo riporta il Guardian.

“Un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese”. È quanto dichiarato da una fonte di Tel Aviv al Washington Post. Una risposta chirurgica quindi, che avrebbe risparmiato i siti nucleari, per segnalare unicamente le capacità di colpire all’occorrenza il territorio iraniano ed evitare l’escalation.

Di attacco “moscio” parla, su X, Itamar Ben Gvir, ministro israeliano della Sicurezza nazionale e leader di destra radicale.

La Cnn, citando un funzionario americano, riferisce che giovedì Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe attaccato l’Iran nei prossimi giorni, ma “la risposta non era stata approvata” da Washington.

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