“Kharkiv rischia di diventare una seconda Aleppo”. L’appello

Kharkiv, seconda città ucraina per numero di abitanti, rischia di diventareuna seconda Aleppose i politici statunitensi non voteranno a favore di nuovi aiuti militari per aiutare il Paese a ottenere le difese aeree necessarie per prevenire attacchi russi a lungo raggio. Lo ha detto il sindaco Ihor Terekhov, aggiungendo che l’esercito di Mosca ha cambiato tatticaconcentrandosi sulle infrastrutture energetiche e sparando ormai deliberatamente nelle aree residenziali di Kharkiv.

La scelta di Aleppo da parte di Terekhov è tutt’altro che casuale: una decina di anni fa la città fu infatti pesantemente bombardata dalle forze governative siriane, supportate da quelle russe, al culmine della guerra civile. Il 22 marzo missili di Mosca hanno distrutto una centrale elettrica alla periferia orientale di Kharkiv, e tutte le sue sottostazioni, e un’altra a 50 chilometri dalla città.

Per i residenti le interruzioni nella fornitura di energia elettrica sono ormai una consuetudine. La fornitura di acqua rimane attiva, ma Terekhov ha affermato che ci sono preoccupazioni che l’esercito russo possa passare a prendere di mira la distribuzione del gas. In città, che conta 1,3 milioni di abitanti, continua a salire il bilancio delle vittime civili: il 6 aprile, ad esempio, sette persone sono rimaste uccise quando due razzi hanno colpito nei pressi di un centro commerciale in costruzione lungo la tangenziale nord. Per la loro sicurezza, sempre più studenti seguono lezioni online o, anziché nelle scuole, in aule sotterranee in cemento armato. Tutto questo mentre la città, che in pochi hanno abbandonato dall’intensificarsi degli attacchi negli ultimi mesi, continua a crearsi una quotidianità con una parvenza di normalità. Kharkiv, come ha raccontato il sindaco Terekhov rimane una metropoli viva, con ristoranti, bar e numerose attività commerciali che restano aperti nonostante la minaccia russa.

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