Pesce d’aprile, le burle storiche e l’origine degli scherzi

Il primo aprile è il giorno in cui tradizionalmente ogni scherzo vale. Come e più che a Carnevale. Lo scherzo più famoso e datato è proprio ilpesce d’aprile’, ovvero è il buon vecchio pesce di carta disegnato e attaccato sulla schiena di qualcuno in un momento in cui non guarda e non ne se accorge. Spesso si dà un abbraccio per finta e, ‘zac!’, il pesce è attaccato sulla schiena in bella mostra.

Se la tradizione del pesce è rimasta viva e piace soprattutto ai più piccoli, col tempo la tendenza allo scherzo si è evoluta e ha fatto spuntare scherzi molto più elaborati e di dimensione internazionale. Basta pensare a quando, nel 1957, la Bbc diede la notizia di una piantagione, in Svizzera, di alberi da cui scendevano spaghetti. Dieci anni dopo a giocare uno scherzo incredibile fu la tv nazionale svedese, laSveriges Television’, che spiegò ai telespettatori un trucco per trasformare i propri televisori in bianco e nero in apparecchi a colori. Come? Coprendo la televisione con sottili calze di nylon. In Francia, nel 1986, il quotidiano franceseLe Parisieannunciò che la Tour Eiffel sarebbe stata spostata a Disneyland. In Italia uno scherzo coi fiocchi lo giocò il quotidiano ‘La Nottenel 1961: annunciava l’arrivo di una legge a Milano che imponeva a mettere la targa ai cavalli.

Ma qual è l’origine del pesce d’aprile?

Qualcuno dice che il pesce d’aprile abbia origini romane, altri addirittura chiamano in causa gli egizi. Tuttavia, l’ipotesi più probabile sarebbe quella di un’origine in tempi più moderni, alla fine del 1500. In Europa, fino al sedicesimo secolo, tra il 25 marzo e il primo aprile c’era l’usanza di scambiarsi regali, perché cadeva la festa dell’Equinozio di Primavera ed era considerato Capodanno; nel 1582, però, la Francia abbandonò il calendario Giuliano per passare a quello Gregoriano: molte persone tuttavia non capirono subito che l’inizio del nuovo anno era stato spostato al primo gennaio, continuando così a festeggiarlo e a scambiarsi regali proprio nei mesi primaverili. Per questo motivo furono prese in giro, subendo numerosi scherzi. Tra questi proprio quello di attaccare pesci di carta sulla schiena, burla che ha resistito fino ai nostri giorni e che vuole simboleggiare una persona facilmente ingannabile, una credulona, che ‘abbocca all’amo con facilità’.

Il pesce d’aprile si festeggia in numerosi Paesi del mondo. Nei Paesi anglosassoni viene utilizzata l’espressione ‘April fool’s day’. Il Portogallo dedica due giorni agli scherzi, la domenica e il lunedì prima della Quaresima, giorni durante i quali è consentito svuotare interi pacchi di farina sulle teste dei propri amici e parenti. Anche la Scozia dedica al pesce d’aprile due giorni, il secondo dei quali ha però forse poco a che fare con il divertimento: nel corso del ‘Taily Day’, il giorno delle natiche’, gli scozzesi si rincorrono cercando di attaccare dietro alle spalle dello sciocco di turno il cosiddetto ‘gawk’, un cartello con una scritta dal significato inequivocabile, ‘kick me’, ovvero ‘prendimi a calci’. E se anche in Francia, durante il ‘poisson d’avril’, si attaccano pesci di carta dai mille colori sulle schiene delle persone delle quali ci si vuole prendere gioco, il primo aprile della Germania è il giorno dedicato all’Aprilscherz, ovvero lo ‘scherzo di aprile’.

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