Presidenziali Usa, boom di donazioni per Biden mentre Trump arranca

La contesa tra Joe Biden e Donald Trump è anche – forse soprattutto – una questione di soldi. La League of Conservation Voters, organizzazione leader per il clima e tra i maggiori finanziatori di cause progressiste, ha annunciato un impegno di 120 milioni di dollari per sostenere la rielezione del presidente in carica, che per la sua campagna conta di arrivare a quota due miliardi, mentre il suo rivale Trump sta faticando nel fundraising, soprattutto tra i piccoli donatori che furono decisivi per la sua vittoria nel 2016.

Con i 120 milioni promessi dalla League of Conservation Voters, la campagna di Biden supererà la soglia del miliardo di euro dai gruppi sostenitori esterni. Altri major donors come Future Forward Usa PAC, Service Employees International Union e American Bridge, ricorda il New York Times, hanno promesso tra i 140 e i 250 milioni di dollari in pubblicità e altri aiuti alla campagna. Questo per quanto riguarda le promesse. Per quanto riguarda il denaro già raccolto dal Democratic National Committee, Biden ha accumulato finora 155 milioni di dollari: più di qualunque altro candidato democratico nella storia a questo punto della campagna elettorale.

Sono stati 53 i milioni confluiti nella casse nel solo mese di febbraio. Una decina quelli incassati nelle 24 ore successive al discorso sullo stato dell’Unione del 7 marzo. E altrettanti potrebbero arrivare da una raccolta fondi organizzata con Barack Obama e Bill Clinton, che culminerà il 28 marzo a New York, con una soirée dove i tre presidenti democratici saranno ospiti d’onore. “L’entusiasmo che stiamo raccogliendo mentre andiamo in giro per il Paese è reale”, ha detto Biden in un’intervista radiofonica in Wisconsin. “Abbiamo raccolto un sacco di soldi. Abbiamo 1,5 milioni di donatori, di cui 500 mila nuovissimi piccoli donatori”. Il 97 per cento delle donazioni, ha spiegato il presidente Usa, è inferiore a 200 dollari.