Oggi è la giornata mondiale del lutto perinatale

Mother holding the hands of a new born baby. Original public domain image from Wikimedia Commons

Non chiamateli bambini “mai nati”. E non dite a chi ne ha perso uno una frase del tipo “Tanto ne potete sempre fare un altro”. Mai e poi mai. Domani, 15 ottobre, è la Giornata mondiale per la consapevolezza del lutto perinatale, ovvero il lutto di chi si ritrova a fare i conti con la morte di un bambino in arrivo o di un bambino che viene a mancare poco tempo dopo la nascita. Questo è il BabyLoss Awareness day, che cade ogni anno il 15 ottobre. Questa data non serve certo a chi vive o ha vissuto questa esperienza: i genitori di un bambino morto non hanno certo bisogno di un giorno speciale per ricordare, perchè i genitori che hanno attraversato il lutto perinatale ricordano il loro bambino 365 giorni l’anno.

La giornata del 15 ottobre serve invece a tutti gli altri, alla società, perchè si diffonda la consapevolezza che questi eventi accadono. Perchè chi si ritrova in questa situazione sappia che non è solo, e che può chiedere e trovare aiuto da più parti. Ma anche perchè la società, nei vari livelli, impari come questi traumi vanno affrontati. Che si tratti del ginecologo in ospedale, del personale del consultorio o banalmente di una persona amica di una donna che partorisce un bambino morto in grembo al settimo mese: tutti devono sapere che si tratta di un lutto a tutti gli effetti, che è molto doloroso, che serve tanto tempo per elaborarlo e che ci sono cose che possono aiutare ma anche frasi che assolutamente non vanno dette mai.

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