Oltre 30.000 bambini rischiano di morire in Etiopia

Oltre 30mila bambini sono a rischio di morte imminente nello Stato regione del Tigrè, in Etiopia. A lanciare l’allarme è il Fondo dell’Onu per l’infanzia (Unicef) spiegando che, oggi più che mai, è necessario aprire strade e consentire l’ingresso di voli umanitari in Etiopia per assicurare forniture essenziali nello Stato.

“Dobbiamo anche assicurarci che le telecomunicazioni siano ripristinate, che l’energia sia ricollegata e dobbiamo essere sicuri di avere accesso alle persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria”, ha detto alla Bbc Adele Khodr, rappresentante dell’Unicef in Etiopia.

Il fatto tragico è una conseguenza della guerra civile in atto da tempo nello stato africano. Dopo mesi di combattimenti, lunedì sera in Etiopia i separatisti del Fronte di liberazione del Tigrè (TPLF) hanno occupato la capitale della regione del Tigrè, Macallé. In quel momento, il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale nella regione.

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