Ecco come funziona il fuorigioco semi-automatico

Limb-tracking technology”, ovvero una ‘tecnologia di tracciamento degli arti’: 12 telecamere installate sul tetto dello stadio pronte a registrare 29 punti-dati di ogni singolo giocatore, ovvero tutti gli arti e le estremità rilevanti, per 50 volte a secondo, calcolando la loro esatta posizione in campo, con l’intero terreno di gioco mappato in 3D in tempo reale. Anche grazie a un sensore all’interno del pallone, che invierà dati in sala-video 500 volte al secondo.

Questo, in estrema sintesi, il funzionamento del fuorigioco semi-automatico, che ai Mondiali di calcio di Qatar 2022 farà il suo debutto.

“Si tratta di una tecnologia che giunge dopo tre anni di ricerca e test e di cui la Fifa è estremamente orgogliosa” ha dichiarato Pierluigi Collina, presidente della Commissione Arbitri della Fifa. “La VAR ha avuto senza dubbio un impatto molto positivo, riducendo il numero di gravi errori in maniera drastica. Ci aspettiamo che questo nuovo strumento ci faccia compiere un ulteriore passo in avanti, soprattutto rispetto ai tempi necessari per chiarire situazioni complicate” ha aggiunto l’ex direttore di gara.

Collina ha poi sottolineando che “gli arbitri e gli assistenti arbitrali saranno ancora responsabili della decisione sul campo di gioco” e che “la tecnologia offrirà solamente un ulteriore valido supporto per prendere decisioni più accurate e rapide, in particolare quando l’azione in fuorigioco sarà molto delicata e molto difficile”.

”Al Mondiale del 2018, la Fifa ha fatto il passo coraggioso di utilizzare la tecnologia Var sul palcoscenico più grande del mondo e si è rivelata un successo indiscutibile. La tecnologia di rilevamento semiautomatico del fuorigioco è un’evoluzione dei sistemi Var che sono stati implementati in tutto il mondo” ha aggiunto il presidente della Fifa Gianni Infantino.

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