Quando Pelé portò il calcio negli Stati Uniti

“Sono matti, non giocherò mai per nessuno dopo il Santos!”, lo diceva e lo ripeteva Pelé a confidenti e collaboratori. Tutti sanno come sia andata poi. Eppure non è una storia del tutto lineare, è una storia strana, complicata, condita da soldi, tantissimi soldi, e grandi obiettivi. 


Siamo negli anni ’70 e la squadra delle star dei New York Cosmos deve diventare un grande brand negli Stati Uniti. Deve, soprattutto, diventare un grande brand del calcio, sport non ancora popolare. Il percorso è accidentato e il sogno di arruolare campioni praticamente in pensione come Chinaglia, Beckenbauer, Carlos Alberto, Neeskens, Cruijff, Best, e appunto Pelé, ci mette un po’ a realizzarsi.


Fondata nel 1970 dai fratelli turco-statunitensi Ertegün proprietari dell’etichetta discografica Atlantic Records, acquisita poco prima dalla Warner, è qualche anno dopo che arriva sulle pagine dei grandi giornali.

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