Tajani risponde a Macron: “Non manderemo truppe in Ucraina”

No, l’Italia non manderà truppe di terra in Ucraina. A dichiararlo e ribadirlo è stato il ministero degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo a distanza alle parole rilasciate dal presidente francese Emmanuel Macron nella giornata del 2 maggio. Il leader di Forza Italia, rispondendo ai giornalisti da Reggio Calabria, ha dichiarato: “Abbiamo sempre detto che noi non siamo in guerra con la Russia e quindi non manderemo soldati italiani a combattere in Ucraina. Noi difendiamo il diritto dell’Ucraina ad essere uno Stato indipendente. Ma non siamo, lo ribadisco, in guerra con la Russia. La nostra posizione è sempre questa. Non abbiamo mai cambiato idea. Noi difendiamo la libertà, l’indipendenza, ma stiamo lavorando per costruire la pace“.

La precisazione di Tajani sulla posizione dell’Italia e del governo Meloni è arrivata nella stessa mattinata, quella del 3 maggio, in cui la Russia ha deciso di rispondere a Macron parlando di “dichiarazioni molto pericolose“. Il Cremlino ha voluto replicare al leader francese dopo l’intervista rilasciata all’Economist in cui quest’ultimo ha detto di non poter «escludere l’invio di truppe di terra in Ucraina, a condizione che Mosca sfondi le linee del fronte e se Kyiv lo richiede». 

Mosca ha anche evidenziato il “rischio escalation” che emergerebbe, secondo la Russia, dalle parole del ministro degli Esteri britannico David Cameron. Cameron ha infatti dichiarato che l’Ucraina «ha assolutamente il diritto» di reagire all’aggressione russa e che “è una loro decisione come utilizzare queste armi. Stanno difendendo il loro Paese, sono stati invasi illegalmente da Putin e devono reagire”.