Addio a Pelé, il mondo piange il Re del calcio

“Se il calcio non fosse stato chiamato così, avrebbe dovuto essere chiamato Pelé”, disse un giorno lo scrittore Jorge Amado, interpretando il pensiero di 210 milioni di brasiliani, e non solo. 

Ispirandosi a lui, generazioni di bambini, ragazzi e promesse del calcio, hanno sognato su prati di periferia, cortili e campetti brulli. È stato “atleta del secolo”, “calciatore del secolo” (ex aequo con Maradona), ma soprattutto “Pelé, o Rei”, il Re, ricevuto da 70 premier, 40 capi di Stato e tre Papi. Il Re diventato leggenda, la leggenda del calcio. L’ ”extraterrestre fattosi terrestre”, ha detto di lui l’allenatore del Brasile Tite durante i Mondiali in Qatar.

Nato in un piccolo centro nello stato del Minas Gerais, in Brasile, il 23 ottobre 1940, Edson Arantes Do Nascimiento ha legato la sua carriera da calciatore al Santos, squadra con cui ha esordito a soli 15 anni. In 19 stagioni con la maglia del Santos, O Rei ha vinto 10 titoli paulisti, 6 campionati brasiliani, 2 Coppe Libertadores e 2 Coppe Intercontinentali.

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