L’Aquila ricorda le sue vittime

In foto, i membri del G8 riuniti a L’Aquila

Accadde 12 anni fa. Era il 6 aprile 2009 quando l’Aquila tremò. Una scossa di magnitudo 6.3 svegliò la città durante la notte e intrappolò molti cittadini sotto le macerie delle loro stesse case. Ne morirono 309, 1.600 rimasero feriti e circa 80.000 persero la loro casa.

E’ stato uno dei terremoti più distruttivi d’Italia, paragonabile a quello dell’Irpinia del 1980.

A causa delle norme anti-contagio, per il secondo anno consecutivo non si è svolta la fiaccolata commemorativa.

La città ha voluto quindi ricordare i suoi morti la scorsa notte, con un fascio di luce e 309 rintocchi di campana, uno per ogni vittima. 

12 thoughts on “L’Aquila ricorda le sue vittime

  1. I clandestini di quelle zone non hanno subito traumi, sono stati spostati a spese nostre in altre strutture e mantenuti come prima…
    Gli abruzzesi invece…
    Purtroppo non sono abbastanza abbronzati..

  2. Ricordo anche che i governi da allora ad oggi, compresi i due di Conte, hanno preferito favorire il mercato degli immigrati piuttosto che aiutare i terremotati..

  3. Basta andare a rileggere la storia per capire quanto tutti i modelli, psico-fantasiosi, diversi da quello del Friuli “Com’era, dov’era” abbiano segnato la vita delle famiglie che non riavranno mai più casa. Berlusconi che voleva una Milano due a L’Aquila ha creato, di fatto, i presupposti per l’incompletezza odierna.

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