Eutanasia: morto in Svizzera il malato accompagnato da Marco Cappato

È morto in una clinica svizzera con suicidio assistito Romano, l’uomo di 82 anni accompagnato nel Paese elvetico da Marco Cappato. A dare la notizia la figlia Francesca, che in un video spiega che “avrebbe voluto morire in casa circondato dai suoi cari”. 

“La scelta del fine vita è un diritto fondamentale dell’essere umano” ha dichiarato la moglie dell’uomo, confermando la sua decisione consapevole e responsabile.

Il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni si trova in Svizzera per dare seguito alla “richiesta di aiuto” ricevuta da un uomo affetto da Parkinsonismo atipico, che aveva chiesto di essere accompagnato nel Paese elvetico per accedere legalmente all’eutanasia. “Sono di nuovo in Svizzera per fare valere quello che dovrebbe essere un diritto fondamentale”, ha spiegato Cappato, protagonista in questi anni di tante battaglie sul tema della dignità del fine vita. 

2 thoughts on “Eutanasia: morto in Svizzera il malato accompagnato da Marco Cappato

  1. Grazie per quello che fai. Nessuno può capire le sofferenze di un malato che sa di non essere più guaribile e che la propria dignità viene calpestata dall’ egoismo di chi lo circonda e dall’ egoismo medico che vuole tenere in vita a tutti i costi un essere umano pur sapendo che questi soffrono e non guariranno mai, saranno solo un peso per i familiari e un bisnis per la sanità!
    Perché non esaudire il desiderio di chi vuole morire con dignità? Si ha il coraggio di esaudire la volontà di una cremazione sapendo come il corpo della persona brucia in un forno crematorio come ai tempi di guerra …e non si deve esaudire un desiderio di fine vita dignitoso scelto e desiderato dal malato sofferente ed inguaribile?
    Tutti vorremmo morire senza soffrire..sfido chiunque a desiderare il contrario. Se in Italia si preclude questa scelta allora ben venga la Svizzera e chi aiuta il malato nel suo desiderio e della scelta !

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