Lega, chi appoggia Fedriga nella corsa contro Salvini

Quattro ore di consiglio federale ieri non sono servite a riportare il sereno in via Bellerio. La Lega ribolle. Non c’è garanzia sui congressi da celebrare che tenga. Né tantomeno l’impegno di Matteo Salvini a portare il tema dell’autonomia nel primo Consiglio dei ministri. L’esito del voto brucia troppo. Il malumore corre nelle chat, insieme alla voglia di una resa dei conti. Anche dalle parti degli ex ‘barbari sognanti’ di maroniana memoria c’è fermento.

In Lombardia, in poche ore sono state raccolte 1500 firme per chiedere un congresso straordinario, con l’ex segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi in pressing perché venga convocato subito e non a gennaio. Ma soprattutto la voglia di defenestrare il segretario ormai non è più un tabù. Big di vecchia data cominciano a parlare apertis verbis. Prova ne sono le dichiarazioni dell’ex ministro Roberto Castelli che ha definito Salvini «un leader usa e getta» in un’intervista a La Stampa. E che dire di quelle ancora più dirompenti dello stesso Roberto Maroni? L’ex ministro degli Interni dalle colonne de Il Foglio, è arrivato a invocare un congresso straordinario, con tanto di messaggio ai naviganti: «Io saprei chi eleggere come nuovo segretario».

Una frase sibillina, ma neanche tanto. Il nome, infatti, nel giro dei maroniani di ferro, circola eccome. Ed è proprio un leghista vicino all’ex segretario del Carroccio a confermarlo a Tag43: «Bobo pensa a Massimiliano Fedriga. Ma attenzione: è la persona a cui pensano gli altri governatori e lo stesso Giorgetti»

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