Anche la Conferenza episcopale sostiene lo Ius Scholae
La Conferenza episcopale italiana interviene sul tema dello Ius scholae e chiede di superare le divisioni e le posizioni ideologiche. La politica deve rendersi conto che il nostro Paese sta cambiando e “la riforma dello ‘Ius scholae va incontro a questa realtà, con 5 milioni e mezzo di migranti”, afferma monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e presidente della Fondazione Migrantes. Per Perego, la politica deve fare un passo in avanti, oltre i “dibattiti ideologici, per il bene non solo di chi aspetta questa legge, ma anche della stessa Italia, uno dei Paesi più vecchi”.
“La cittadinanza – prosegue – è uno strumento di inclusione, integrazione, partecipazione attiva alla vita della città e di sicurezza sociale. Uno strumento che per ragioni etiche e di giustizia salvaguarda la dignità delle persone. È uno strumento democratico”, sottolinea monsignor Perego.
E che te lo dico a fare!
Se fosse vero nevica anche in agosto
Così l’Italia diventa la sala parto d’Europa
La CEI stia al suo posto , tanto siamo noi che li dobbiamo mantenere !
DEVONO ANDARSENE A CASA LORO !,,,,,
Se diamo la cittadinanza,questi hanno il diritto di votare e allora cominceremo a vedere leggi mussulmane…..grande conquista ! Soprattutto le donne vendute per sposarsi ! Etccc etcc etcc
Messa così diventa accettabile. In realtà la cittadinanza regolata per ragioni di consenso politico e’ proprio il contrario di ciò che recita l’articolo e le idee del vescovo. Con tutto il rispetto la Chiesa che e’ chiamata a favorire l’incontro di Dio con l’uomo deve avere il rispetto delle regole di civiltà presenti e non favorire una deregulation senza aver ben chiari gli orizzonti le prospettive per “gli aventi diritto”.
Che buffonata…come Se bastasse votare per cambiare le leggi… 😆😆😆😆