Le cinque notizie di oggi sull’Ucraina

Fonte liveblog di SkyTg24 e Il Post

Putin prevede permessi per non pagare il gas in rubli

Il decreto sul pagamento del gas in rubli firmato da Vladimir Putin prevede la possibilità che alcuni pagamenti non siano effettuati nella valuta di Mosca. I casi in cui sarà autorizzato il pagamento non in rubli – spiega la Tass – saranno individuati dalla commissione governativa che vigila sugli investimenti stranieri. Putin ha dato quindi istruzioni per approvare la procedura di autorizzazione di tali permessi entro 10 giorni.

Tra i Paesi garanti della neutralità ucraina potrebbe esserci anche l’Italia

I negoziati sono ancora in corso. Nel vertice di Istanbul è arrivata la proposta di Kiev, disponibile ad accettare uno status di neutralità in cambio di garanzie di sicurezza sul modello dell’articolo 5 della Nato. Verrebbero quindi designati una serie di Paesi che avrebbero il ruolo di “garanti”. Ecco i possibili Stati che potrebbero avere questa responsabilità e come funzionerebbe il loro intervento.

Secondo la Nato l’esercito russo non si sta ritirando ma riorganizzando

Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, conferma i sospetti intorno alla possibile “ritirata” russa da Kiev e Chernihiv. In una conferenza stampa a Bruxelles, Stoltenberg ha detto che “le unità russe non si stanno ritirando, si stanno riposizionando. La Russia sta tentando di riorganizzarsi, rifornirsi e intensificare la sua offensiva nel Donbass. Allo stesso tempo sta mantenendo la pressione su Kiev e su altre città”.

Stoltenberg: “La Russia cessi il blocco dei porti”

“I porti dell’Ucraina sono fondamentali per l’esportazione di cereali e grano nel resto del mondo. Il blocco dei porti ucraini non è un grande problema solo per l’Ucraina, ma per molti popoli nel mondo e sta provocando una fiammata dei prezzi degli alimenti in tutto il mondo. È estremamente importante che questo blocco cessi”. Lo dichiara il segretario generale della Nato Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles.

Draghi: “Piano energetico sta andando bene”

Il piano per l’indipendenza energetica dal gas russo “sta andando bene”. “Il governo si è mosso subito su vari piani, sulla diversificazione in due sensi: per i fornitori, cercandone diversi, e verso le rinnovabili. Bisognerà aumentare la velocità degli investimenti in questo settore. Abbiamo già approvato misure per semplificare il processo autorizzativo”. Lo ha detto il premier Draghi alla Stampa Estera. “L’Italia sostiene la necessità di un tetto al prezzo gas”. Draghi conta di “muoverci molto rapidamente”, ma avverte: “Quanto più noi sostituiamo, tanto più è difficile continuare a compensare”.

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