Draghi-Conte, governo irremovibile sull’aumento delle spese militari

II governo ha accettato l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia che impegna l’esecutivo ad aumentare le spese militari del 2% del Pil, entro il 2024. In serata, il provvedimento passerà all’esame dell’Aula alle 18 per poi procedere giovedì al voto finale sul decreto, su cui il governo si riserva la possibilità di porre la questione di fiducia nonostante la contrarietà all’aumento delle spese militari del gruppo parlamentare più ampio, cioè il M5s.

È inaccettabile che il governo abbia deciso di accogliere l’ordine del giorno di FdI sull’aumento delle spese militari al 2% del Pil entro il 2024 malgrado la forte contrarietà della principale forza di maggioranza. Un ordine del giorno che inizia con ‘Il Senato impegna il governo’ non può essere accolto senza un voto di verifica”. Lo dichiarano la vicepresidente del M5S Paola Taverna e i senatori Vito Crimi, Gianluca Ferrara, Ettore Licheri, Andrea Cioffi e Gianluca Castaldi come riportato dall’Agenzia Dire.

“Il Governo intende rispettare e ribadire con decisione gli impegni Nato sull’aumento delle spese militari al 2% del Pil”, ha dichiarato Draghi durante l’incontro con Giuseppe Conte. “Non possono essere messi in discussione gli impegni assunti, in un momento così delicato alle porte dell’Europa. Se ciò avvenisse verrebbe meno il patto che tiene in piedi la maggioranza”, è il commento che filtra da Palazzo Chigi. Draghi ha incontrato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a dimostrazione dell’irremovibilità del governo sulla questione.

18 thoughts on “Draghi-Conte, governo irremovibile sull’aumento delle spese militari

  1. Ai 5⭐ da fastidio l’ordine del giorno, principalmente perché presentato da FdI, e poi perché la proposta mira ad attingere dai fondi destinati al reddito di cittadinanza, come è noto cavallo di battaglia dei pentastellati.

    1. Hanno capito che sono alla fine e si aggrappano all’assistenzialismo senza creare lavoro ma poltrona e privilegi non li mollano finché non maturano il vitalizio (la leccheranno la scatola del tonno) quindi in parlamento voteranno compatti per il 2%

  2. Le male lingue dicono che la determinazione improvvisa di Draghi agli aumenti delle spese militari sia dovuta alla sua aspirazione a divenire segretario generale della NATO

  3. Semplici male lingue, visto che l’aumento delle spese militari nato fino al 2% è un accordo stipulato più di 15 anni fa, confermato nel 2014 e ulteriormente confermato nel 2019

    Fatti

  4. Fanno bene ad opporsi i5s…
    bisogna investire sulla sanità, sulla scuola e nn sulle armi.
    Naturalmente in questi investimenti ci saranno degli interessi economici….vergogna.

  5. Sulla sanità? Ancora? Nonostante sia la nostra seconda voce di spesa? Anche basta.

    Sulla scuola, spiace, spendiamo più di 200 miliardi all’anno in pensioni per un sistema ponzi

    Nessun interesse ma semplice difesa: si vis pacem para bellum, si vis bellum para pacem.

    Freedom is not free

  6. Per risolvere i problemi a casa nostra basta tagliare ed effcientare.
    Con i soldi che si risparmiano si investe in difesa

    Nessuno stuzzica nulla, semplicemente Freedom is not free

    Fatti

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