Crisi del gas, qualcosa non torna nei conti di Eni

"Cervignano del Friuli, Italy - April 18, 2012: Eni logo inside a Petrol Station. Eni (Agip) is an italian integrated energy company, committed to growth in the activities of finding, producing, transporting, transforming and marketing oil and gas."

Qualcosa non torna sui conti del gas, mentre imprese e famiglie sono alle strette per gli aumenti esponenziali delle bollette energetiche, l’Ente Nazionale Idrocarburi (Eni) nell’ultimo trimestre del 2021 ha registrato un utile 6 volte maggiore a quello dello stesso periodo del 2020.

Il governo è già intervenuto stanziando circa 11 miliardi di euro per limitare gli impatti della crisi, una misura per forza limitata a fronte di un prezzo del gas aumentato di quattro volte sui mercati internazionali. Tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che in questi mesi il calo delle forniture di gas verso l’Italia è stato limitato e i prezzi sono stati «molto più bassi rispetto al mercato spot, anche perché le compagnie energetiche italiane hanno contratti a lungo termine con Gazprom». A confermarlo sono proprio i dati di bilancio dell’Eni dell’ultimo trimestre del 2021, che evidenziano un utile operativo rettificato di 3,81 miliardi rispetto ai 488 milioni dello stesso periodo del 2020. 

Come spiega Edoardo Zanchini nel suo editoriale su Domani, la questione è politica. Eni è un’azienda controllata dallo Stato e non dovrebbe solo trarre benefici da questa grave crisi. Ma il trattamento preferenziale riservato dal governo Draghi a chi estrae e vende gas in Italia, rispetto a chi produce energia rinnovabile e verde è evidente. I profitti extra ottenuti dai secondi, dovuti all’aumento dei prezzi, secondo il decreto di gennaio saranno tassati, mentre quelli di chi estrae, vende e produce grazie al gas no. La crisi energetica conferma che la transizione energetica in Italia non è iniziata, e che si sta approfittando della bufera dei prezzi per rafforzare il ruolo del gas, rinviando al futuro le politiche di decarbonizzazione.

5 thoughts on “Crisi del gas, qualcosa non torna nei conti di Eni

  1. Oppure semplicemente si tratta del fatto che fonti di produzione di energia aleatore ( eolico e fotovoltaico) non si possono usare come base di produzione di energia.

    Quando il vento non c’è o ce ne è troppo ( tipo nei giorni scorsi in uk) o di notte o quando e’ nuvolo cosa fai? Chiedi alla gente di non accendere forni, condizionatori, lavatrici e riscaldamenti?

  2. Business sulla pelle dei Cittadini, il governo dei migliori come agisce ? Semplicemente non agisce , è in combutta con chi specula sul gas , in combutta con gli amici di merenda, si sa loro sono i “migliori “ , vedi il premier Draghi, il ministro Speranza, la ministra Lamorgese pro immigrazione clandestina, pro business dell’accoglienza immigrati irregolari. Evviva il governo dei poltronari . Evviva il dinosauro al Colle .

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