Davvero Azione e Italia Viva funzionano più con Tajani che con Schlein?

Sono davvero scatenati gli ex terzopolisti dopo il sontuoso risultato lucano. Quasi il 15 per cento sommando due partiti, a sostegno di Vito Bardi, il presidente uscente di Forza Italia confermato nelle urne con il 56,63 per cento. Un risultato a pari merito: 7,51 per cento Azione, 7,03 per cento Orgoglio Lucano, la lista vicina a Italia Viva. Risultati più che soddisfacenti per l’ex Terzo Polo, tanto che a Di Martedì Pier Luigi Bersani ha accusato Carlo Calenda di aver portato alla sconfitta della sinistra.

L’ex ministro però non ci sta. “La sinistra non ha perso in Basilicata per colpa di Azione, ma perché non ha VOLUTO includere Azione – rappresentata da un suo ex governatore – nella coalizione, su veto di Conte a cui si è regolarmente prostrata”, ha messo in chiaro su X. “Ha inoltre cambiato tre candidati in due giorni, di cui un candidato a sua insaputa. Avete fatto tutti gli errori possibili davanti ad un candidato del centro destra moderato e liberale. Fine”.

Carlo Calenda si è congratulato proprio con quell’ex governatore ora leader di Azione in Basilicata, Marcello Pittella, vera ragione dei risultati sopra la media nazionale degli azionisti (a ciascuno il suo Vincenzo De Luca, insomma). Grazie a lui, Azione è arrivata “testa a testa con la Lega e il M5s”, ha detto Calenda: “Ricordo che su Azione Conte aveva messo un veto alla partecipazione alla coalizione di centrosinistra. Il voto di Azione è risultato decisivo. Complimenti a Bardi per la rielezione. Vigileremo affinché le nostre priorità, a partire dalla sanità, diventino quelle del governo regionale. Due lezioni si possono trarre da queste elezioni. 1) Se Schlein continua ad andare dietro a Conte, ai suoi veti e alle sue proposte populiste (vedi chiusura della produzione di petrolio in Basilicata e più sussidi per tutti) la sinistra si schianterà definitivamente. 2) Se la destra presenta candidati europeisti e liberali e non i TRUX di turno, riesce ad aggregare voto moderato”.

C’è però un corollario al ragionamento di Calenda. Non è che se l’ex Terzo Polo va con la destra ottiene migliori risultati? Almeno, così è accaduto in Basilicata rispetto all’Abruzzo, dove Azione ha preso il 4 per cento. 

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4 thoughts on “Davvero Azione e Italia Viva funzionano più con Tajani che con Schlein?

  1. Conte no ? Prima con la lega poi con il pd poi con tutti appassionatamente e hanno distrutto tutto reddito di cittadinanza e bonus 110 hanno fatto saltare il banco

  2. Purtroppo in politica esistono anche i cosiddetti giullari, che di fatto non si smentiscono mai, e riescono soprattutto ad elevare all’ennesima potenza i guazzabugli che la costituiscono…‼️
    Loro sono come la classica ciliegina sulla torta che manca per completarla, solamente che la ciliegina, è una componente visiva e dona quel piccolo spunto di dolcezza in più che la fa apprezzare, loro invece, sono un po’ più, come degli elefanti incaxxati, dentro ad una cristalleria, ed il risultato mi sembra più che ovvio…‼️
    Ecco, questo è quello che loro fanno, di proposito o magari senza volerlo “innocentemente”, alla politica nostrana, ed i risultati, da qualche legislatura fa in avanti, ne siamo ben che consapevoli…‼️
    …cci loro…‼️

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