Anche Meloni ha i suoi ‘80 euro’ per la campagna delle Europee

‘Le elezioni europee valgon ben 80 euro’. Dopo Matteo Renzi nel 2014, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni starebbe pensando a un piccolo regalo elettorale in vista delle elezioni europee.

In particolare, la mancetta elettorale in salsa meloniana potrebbe prendere corpo nel decreto di attuazione della riforma fiscale, all’approdo oggi in Consiglio dei ministri, sottoforma di un bonus, rigorosamente da 80 euro, come nella migliore tradizione, nelle tredicesime dei lavoratori con redditi fino a 15mila euro. La norma potrebbe essere inserita nella riforma di Irpef e Ires. Si tratterebbe di un provvedimento una tantum: da annunciare alla vigilia delle Europee, entrerebbe nelle tasche degli italiani a Natale.

Ieri il viceministro all’Economia, l’esponente di Fratelli d’Italia, Maurizio Leo, ha spiegato il provvedimento è ancora oggetto di revisione da parte degli uffici competenti e che è necessario “mettere a punto un decreto che sia compatibile con le esigenze dei contribuenti e al tempo stesso rispettoso degli equilibri di finanza pubblica”. Traducendo dal politichese: si deve ancora far di conto per verificare le coperture finanziarie. Questione non secondaria mentre si dibatte dell’effettivo deficit a cui l’esecutivo sta costringendo il Paese, ma superabile da una volontà politica. Considerando anche che, secondo un’indiscrezione pubblicata dal ‘Corriere della Sera’, ormai un anno fa, Meloni avrebbe preteso la misura da una task force appositamente incaricata per la campagna elettorale europea, evocando esplicitamente proprio “gli ottanta euro di Renzi”.

L’esecutivo spera di racimolare i fondi per finanziare la misura tramite la ‘pace fiscale’, uno dei diciotto condoni approvati dal governo Meloni in meno di due anni. E se l’ennesimo condono non servirà per le coperture, la speranza è che funzioni almeno per la campagna elettorale.