Esplosione a Baghdad. Per l’Iraq è un “bombardamento”

Nella notte si è verificata un’esplosione alla base militare di Kalso, a circa 50km a sud di Baghdad, in Iraq. Fonti irachene hanno riferito che si è trattato di un bombardamento”, un attacco aereo.

In particolare, l’esplosione avrebbe causato un morto e otto feriti, alcuni dei quali sarebbero combattenti delle Forze di Mobilitazione Popolare, un gruppo di forze armate vicino all’Iran, che sono state riconosciute come forze di sicurezza ufficiali dalle autorità irachene. Alcune delle loro fazioni avrebbero preso parte ad attacchi condotti con razzi e droni contro le forze statunitensi in Iraq nel corso della campagna israeliana a Gaza, ma avrebbero cessato gli attacchi a inizio febbraio.

Gli Stati Uniti non hanno condotto attacchi aerei in Iraq oggi”, ha precisato il Comando Centrale degli Stati Uniti, negando ogni responsabilità americana. Il Centcom ha spiegato di essere a conoscenza dell’esistenza di “rapporti secondo i quali gli Usa avrebbero condotto attacchi in Iraq”, ma ha assicurato che tali “informazioni sono false”. Analogamente, fonti israeliane hanno sottolineato che Israele non ha nulla a che fare con l’esplosione.

In un video diffuso sui social, la Resistenza Islamica in Iraq ha annunciato di aver lanciato droni controun obiettivo vitalea Eliat, nel Sud di Israele, al confine tra Egitto e Giordania. “L’attacco è la risposta alla violazione della sovranità irachena da parte del nemico sionista e al suo attacco contro le Forze di mobilitazione popolare irachene”, ha dichiarato il gruppo, che riunisce una serie di forze irachene filoiraniane.

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