“Non agire sul clima è una violazione dei diritti”. La sentenza

Un gruppo di donne svizzere ha ottenuto la prima vittoria in assoluto in una causa sul clima presso la Corte europea dei diritti dell’uomo. Perlopiù over 70, sostenevano di essere particolarmente vulnerabili agli effetti delle ondate di caldo legate ai cambiamenti climatici, in quanto donne di una certa età. E la Corte ha dato loro ragione, condannando la Svizzera per aver violato l’articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo, ovvero il diritto al rispetto della vita privata e familiare, in quanto non ha preso sufficienti misure per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, limitandosi a sforzitristemente inadeguati”.

Le oltre 2mila donne che hanno vinto la causa, riunite nel gruppo KlimaSeniorinnen’, hanno spiegato che di non poter lasciare le loro case e di aver subito peggioramenti di salute nel corso delle ondate di caldo in Svizzera, sempre più frequenti. “Siamo così. Non siamo fatte per stare su una sedia a dondolo e lavorare a maglia”, ha detto alla ‘Bbc’ la 76enne Elisabeth Smart.

I governi di tutto il mondo si sono impegnati a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, che riscaldano l’atmosfera terrestre vengono bruciati combustibili fossili come petrolio, carbone e gas. Ma secondo gli scienziati, e gli attivisti, i progressi sono troppo lenti e l’obiettivo cruciale di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali appare lontanissimo.

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