Niente ‘David’ per Geppi Cucciari. “Bloccata dalla politica”

Al fianco di Carlo Conti, alla conduzione della prossima edizione dei ‘David di Donatello’, ci sarebbe dovuta essere Geppi Cucciari. Tuttavia, al suo posto ci saranno Alessia Marcuzzi e Fabrizio Biggio.

L’annuncio di Viale Mazzini, due giorni fa, ha lasciato spiazzati molti tra appassionati e addetti ai lavori. E ieri il giornalista Alberto Dandolo, sul settimanale ‘Oggi’, ha ricostruito quanto avvenuto: “In realtà, in prima battuta, il presentatore toscano avrebbe dovuto avere al suo fianco l’irriverente Geppi Cucciari. Secondo fonti Rai, l’ingaggio dell’attrice sarda sarebbe stato però bloccato all’ultimo momento dalle alte sfere della politica”. In buona sostanza, Cucciari avrebbe dovuto condurre la prossima edizione dei ‘David di Donatello’, dove con ben diciannove nomination sarà assoluta protagonista ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi, ma sulla comica si sarebbe abbattuta la scure della censura.

Il ‘caso Cucciari’ però non si limita alla rassegna dei ‘David’. Infatti, il settimanale ‘Oggi’ ha spiegato che la comica sarda non condurrà nemmeno il tradizionale incontro dei candidati al Quirinale con il presidente Sergio Mattarella, come già aveva fatto lo scorso anno. Al suo posto, ci sarà la collega Teresa Mannino. Insomma, una doppia censura.

In molti hanno tracciato un collegamento tra l’esclusione di Geppi Cucciari con una clamorosa gaffe, non certo l’ultima, che vide protagonista il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Lo scorso luglio, durante la cerimonia di assegnazione del Premio Strega, la presentatrice Geppi Cucciare chiese un’opinione sui libri al ministro, che era parte della giuria e chiamato a votare. “Proverò a leggerli”, disse Sangiuliano, lasciando intuire di non aver letto i libri, come il ruolo di giurato gli imponeva. La comica sarda chiese al ministro se effettivamente non avesse letto i libri. Visibilmente in imbarazzo, il ministro disse: “Sì, li ho letti perché ho votato però voglio, come dire, approfondire questi volumi”. A quel punto, con una frase diventata virale, Cucciari chiosò: “Cioè oltre la copertina… Dentro. Un bell’applauso al nostro ministro”.