Gratteri: “Test psicoattitudinali per magistrati? Anche per chi governa”

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica”. Così il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, a margine di una conferenza stampa, commentando la notizia del via libera da parte del Consiglio dei ministri all’introduzione dei test psicoattitudinali come requisito per l’accesso alla professione di magistrato, resa possibile dall’approvazione di un decreto attuativo della legge di riforma dell’ordinamento giudiziario del 2022, ovvero la “riforma Cartabia”.

I test psicoattitudinali saranno implementati per i bandi pubblicati a partire dal 2026 e non avranno effetto su quelli già in corso, che continueranno a essere regolati dalle normative vigenti. Sarà compito del Consiglio Superiore della Magistratura nominare – su indicazione del Consiglio Universitario Nazionale – i docenti specializzati in materie psicologiche, che costituiranno la commissione incaricata di valutare le prove psicoattitudinali,
condotti durante la prova orale dei concorsi, sulla base di test scritti selezionati dal Csm, seguendo il modello di quelli utilizzati per gli agenti di polizia. Prevedere i test prima delle prove scritte, ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, si sarebbe potuto rivelare illegittimo a livello costituzionale.

4 thoughts on “Gratteri: “Test psicoattitudinali per magistrati? Anche per chi governa”

  1. Con ministri come Salvini o Santanche’ buttati la’ a caso solo perché assoldati facendo parte della coalizione, dovrebbero essere sottoposti a elettroshock x tentare di risvegliare la loro putrida corteccia cerebrale…

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