Approvata la prima risoluzione Onu per cessate il fuoco a Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione con cui chiedere, per la prima volta, il cessate il fuoco a Gaza.

Il documento ha ottenuto 14 voti a favore, ma soprattutto l’astensione degli Stati Uniti. Nel testo si legge che si “chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”. Dopo la ratifica del voto, è scattato un lungo applauso. Prima della votazione il Consiglio di Sicurezza ha tenuto un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di Mosca del 22 marzo.

Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele, ha commentato la risoluzione prima ancora del voto, lanciando un avvertimento agli Usa. Ha spiegato che qualora gli Stati Uniti non avessero posto il veto al documento, avrebbero annullato la delegazione israeliana a Washington. Quest’ultima, guidata dal ministro degli Affari strategici Ron Dermer e dal consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, era stata chiesta dal presidente americano Joe Biden. Lo scopo della delegazione sarebbe quello di esaminare le eventuali alternative all’invasione di Rafah. Proprio a causa del possibile attacco, Cina e Russia hanno posto il veto alla precedente risoluzione presentata dagli Usa. La partenza dei delegati è stata poi annullata dopo il voto. Netanyahu ha parlato dipasso indietro degli Usa dalle posizioniprecedenti.

Intanto è stata l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, a prendere la parola dopo l’approvazione della risoluzione. Ha affermato che adesso bisognerà “mettere pressione su Hamas. Il cessate il fuoco può iniziare immediatamente con il rilascio del primo ostaggio, e questo è l’unico percorso”.

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