Israele blocca l’arrivo di cibo a Gaza

Philippe Lazzarini, il direttore dell’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi, ha denunciato l’annuncio di Israele riguardante l’interruzione delle approvazioni per le spedizioni di cibo da parte dell’agenzia nel nord della Striscia di Gaza.

L’UNRWA opera dal 1949, fornendo assistenza umanitaria ai palestinesi, e attualmente svolge un ruolo fondamentale nella Striscia di Gaza, dove i bombardamenti israeliani hanno causato una grave crisi umanitaria. La situazione è particolarmente critica nel nord, dove le consegne di aiuti umanitari sono meno frequenti rispetto al sud, dove continuano ad arrivare tramite il varco di Rafah, al confine con l’Egitto, sebbene in modo irregolare e con enormi difficoltà.

Lazzarini ha definito la decisione di Israele “scandalosa” e ha chiesto che le restrizioni vengano revocate, sottolineando che impedire all’UNRWA di fare il proprio lavoro nella Striscia potrebbe causare ulteriori morti per fame, disidratazione e mancanza di riparo.

Il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom, ha commentato che “tutti gli sforzi per consegnare cibo non solo dovrebbero essere consentiti, ma ci dovrebbe essere un’immediata accelerazione delle consegne”.

A gennaio, Israele aveva accusato alcuni dipendenti dell’UNRWA di aver partecipato agli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro i civili israeliani. Le accuse riguardano una decina di dipendenti su un totale di 13 mila dell’agenzia a Gaza. A seguito di queste accuse, alcuni paesi occidentali avevano sospeso i propri finanziamenti all’agenzia, sebbene molti li abbiano poi ripristinati. Israele, che ha un rapporto spesso conflittuale con l’UNRWA, ha reso progressivamente più complicato il suo lavoro a Gaza.

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