Il ‘caso Salis’ mostra il vero volto del governo Meloni

Credo che mia figlia resterà ancora per molto tempo in carcere e la vedremo ancora in catene ai processi”.

A dirlo è stato, ieri sera, dopo un colloquio con i ministri Tajani e Nordio, Roberto Salis, padre di Ilaria Salis, la 39enne attivista e insegnante di Monza che ormai da quasi un anno è detenuta in Ungheria in condizioni disumane e contrarie al diritto internazionale, tra insetti e topi, sottoposta a torture: accusata, sulla base di un video in cui non si vede mai il suo volto, di aver commesso un’aggressione a due neonazisti avvenuta l’11 febbraio 2023 a margine di una contromanifestazione nel ‘Giorno dell’onore’, in cui si tiene un raduno di nostalgici di Adolf Hitler, e anche per altre due aggressioni avvenute mentre nemmeno si trovava in Ungheria, ancora in attesa di essere processata, è stata condotta in tribunale con mani e piedi incatenati, tenuta al guinzaglio da un’agente.

Le immagini di Ilaria Salis in catene in tribunale, nell’ennesima udienza che ha rinviato il suo processo dopo undici mesi di carcere, con la negazione dei domiciliari, hanno indignato l’opinione pubblica italiana ed europea. Ma non alcuni rappresentanti politici del governo.

Tra questi, il vicepremier Matteo Salvini, che per prima cosa ha attaccato Ilaria Salis sostenendo che nel 2017 aveva assaltato un banchetto della Lega, che fosse “finita a processo” e che in aula fosse stata “riconosciuta dalle militanti della Lega”. Salvini ha mentito. Non solo Ilaria Salis è stata assolta per non aver commesso il fatto, ma addirittura è stata riconosciuta in tribunale come una delle manifestanti che aveva provato a evitare proprio quell’assalto di cui il vicepremier l’ha accusata.

Se per il vicepremier Salvini Ilaria Salis è ben presto diventata carna da campagna elettorale, in un primo momento la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sembrava realmente essersi interessata alla sorte della nostra connazionale. Nonostante inizialmente avesse detto di non sapere nulla della vicenda, fatto che sarebbe particolarmente grave, poiché implicherebbe un’ingiustificabile mancanza di conoscenza del nostro governo su una cittadina italiana imprigionata in condizioni disumane da undici mesi in uno Stato straniero senza una condanna o un regolare processo, e avesse affermato che quelle delle catene “sono immagini che da noi impattano” ma che ciò “accade in diversi Stati occidentali”, senza specificare quali, la premier ha sentito il presidente ungherese Viktor Orban, suo prezioso alleato in sede europea. Alle parole, però, non sono seguiti i fatti. Anzi. Nonostante si ipotizzasse un piano per riportare Ilaria Salis in Italia, o quantomeno un’apertura alla possibilità che potesse scontare un’eventuale condanna in ambasciata, ivi attendendo l’inizio del processo, ieri sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello della giustizia Carlo Nordio, in un incontro con Roberto Salis, hanno detto che l’Italia non può fare niente. Non solo. Secondo Nordio una qualunque interlocuzione tra le istituzioni italiane e quelle ungheresi sarebbe irrituale e irricevibile.

Indirettamente, la presa di posizione ufficiale del nostro governo è stata nettamente smentita in sede europea.

Proprio ieri, al Parlamento europea in seduta plenaria, che a differenza del Parlamento italiano e del governo italiano si è occupato ufficialmente del ‘caso’ Ilaria Salis, la commissaria Mairead McGuinness ha affermato che “la possibilità di una detenzione alternativa, compresa quella dei domiciliari”, è in linea con le conclusioni del Consiglio Uesulle misure alternative alla detenzione. Facendo riferimento alla decisione quadro del 2009 829/GHA, la commissaria McGuinness ha sottolineato che il diritto europeo consente a un sospettato di essere sorvegliato nel proprio Paese di provenienza nell’attesa di un processo in uno Stato diverso. Questa decisione è stata recepita sia dall’Ungheria sia dall’Italia”; pertanto, l’assegnazione dei domiciliari a Salis sarebbe in linea con le conclusioni “del Consiglio Ue sulle misure alternative alla detenzione approvate durante la presidenza finlandese nel 2019”.

Ricapitolando: non solo il nostro governo non era a conoscenza che una cittadina italiana era imprigionata da undici mesi, in condizioni disumane, in un Paese straniero, ma una volta che i nostri rappresentanti ne sono venuti a conoscenza hanno prima diffamato l’imputata con false accuse, magari nella speranza di raccattare qualche voto, definendosi in seguito impotenti nella risoluzione del caso, mentendo nuovamente alla famiglia dell’imputata e all’opinione pubblica. L’Italia, qualcosa, potrebbe farlo; semplicemente, Meloni preferisce non mettere a rischio i buoni rapporti con Orban, più volte elevato a modello dalla destra italiana, sacrificando la salute e la dignità umana di una cittadina italiana sull’altare di un’alleanza politica a pochi mesi dalle elezioni europee.

Il tanto decantato “orgoglio italiano” lascia il passo alla bieca campagna elettorale con tanto di diffusione di fake news, la dignità e l’integrità fisica e psicologica di una persona nostra concittadina deve sottostare ai meri interessi particolari di partito elevati a interessi di Stato, una donna in balia dei soprusi di un Paese straniero non viene protetta a dovere dalle istituzioni forse perché non la pensa come chi occupa il Palazzo, mentre Meloni e Salvini si riducono ai cagnetti da compagnia di un Orban fido alleato già in passato elevato a modello di democrazia. Forte con i deboli, debole con i forti; succube con gli alleati, ma belligerante con chi subisce ingistizie nel momento in cui è più vulnerabile; unicamente interessato a spaccare la nazione, politicizzando qualunque situazione, anche a costo di mentire spudoratamente pur di guadagnare qualche voto; senza il minimo rispetto per la dignità delle persone, della Repubblica e degli italiani tutti: ilcaso Salismostra il vero volto del governo Meloni.

32 thoughts on “Il ‘caso Salis’ mostra il vero volto del governo Meloni

  1. Se la signora maestra si fosse limitata a fare il suo mestiere… forse … ma è del tutto evidente che non lo sa e vuole fare … preferisce fare altro … cazzi suoi ….

  2. sogno che anche l’Italia in fatto di giustizia assomigli di più all’Ungheria e la maestrina pugile per me può restare in catene per tutti gli anni di condanna che si beccherà

  3. Ricordiamoci il caso dei marò cosa ha fatto il governo italiano all’epoca eppure erano militare e svolgevano il loro lavoro con dignità. E per questa che parte il giorno prima per andare a manifestare non si sa cosa adesso piangiamo vergogniamoci

  4. Ma la massa di ignoranti che commenta ha capito che questa è stata accusata senza prove e in addirittura 2 casi su 3 neanche si trovava in Ungheria per commettere ciò di cui è accusata? Avete capito che il problema è proprio questo? Ma perchè partite a razzo commentando e sputando sentenze su fatti su cui non siete neanche minimamente informati?

  5. “e anche per altre due aggressioni avvenute mentre neanche si trovava in Ungheria” è scritto sulla stessa notizia che state commentando. Ripeto: leggete quello che commentate? Secondo me no e questa risposta ne è la prova.

  6. Beato te che sai tutto e che eviti però di dire tutto… peccato che saranno i giudici a decidere se era li o no .. in vacanza poteva andare altrove .. invece … e non meravigliamoci delle questioni ungheresi se noi in Italia abbiamo i CPR che sono come sono e per persone che non hanno commesso reati

  7. “ I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli”

    Umberto Eco

  8. “Infatti hai scritto”

    Mamma mia che commento pieno di significato. Quale sillogismo fu mai più esauriente! La verità è che se trascorreste più tempo a documentarvi e soprattutto PENSARE anziché stare lì con la frenesia di scrivere la prima cavolata venuta in mente per giudicare/offendere forse internet ed il mondo dei social sarebbero migliori. La chat di questa applicazione potrebbe essere adoperata per dei sani discorsi di confronto invece 9 volte su 10 sono solo commenti offensivi, vuoti e carenti del più elementare spunto argomentativo. Basta solo offendere questo o quell’altro partito politico e siete contenti. “Beeeee beeee” disse la pecora “muuuu muuuu” rispose la vacca.

  9. Tutti fascisti in allegria!!!! Orban Meloni Salvini. E tanti di voi che commentate qui. Ma non ci pensate per niente che ai vostri figli potrebbe toccare olio di ricino come minimo? vi sentite così bene con questa gente al governo voi che l’avete votate la Sta ed state continuando a sostenere anche in questa vicenda dove tutto è chiaro: è come se Mussolini e Hitler dovessero litigare per un prigioniero di Auschwitz

  10. E poi quante buffo questo sito che permette di fare una guerra civile, pronti a ucciderci l’uno con l’altro, dopo esserci trasformati in leoni ad tastiera. i commenti sono spregiudicati senza limiti compreso il mio perché non ho il privilegio di vedere questi fascisti in faccia 1 × 1

  11. Sinceramente non comprendo tutta questa “ durezza” nei confronti di una nostra compatriota. Se anche fosse vero che ha colpito due neonazisti, comunque due persone, ma i certificati medici davano una settimana solo! Il che significa lesioni nulle. E ha già scontato un anno! Che cavolo si chiedono 24 anni??
    La donna deve tornare a casa.

  12. In quanto a prove ci sono i filmati delle telecamere di sorveglianza a dimostrare l’accaduto, in quanto alla severità della pena non siamo noi a scrivere le leggi penali in Ungheria. Sulla completa imbecillità dell’ andare in Ungheria a pestare chi non la pensa come te penso che non ci siano dubbi.

  13. Quindi riassumendo stiamo parlando di una imbecille che sta scontando un po’ di carcere per qualcosa che ha commesso, non per fantasiose e immotivate accuse.

    1. Ho chiesto anche ai pochissimi superstiti di pol pot e ai pochissimi, molto pochi a fronte di milioni di morti di stalin. la risposta e’ la stessa. la tirannia psicopatica non ha bandiere

  14. La pubblica gogna con ceppi e catene in mostra non è accettabile ed è questo che si deve evitare. Per quanto riguarda la colpevolezza sta ad un tribunale giudicare! Salvini è solo un buffone di corte.pronto a strumentalizzare e offendere.

  15. Nazisti e fascisti sono ormai sotto terra tutti… se infrangi la legge di un altro stato ti condannano secondo la giurisdizione dello stato. Punto. Allora commetto anche io un reato in uno stato e chiamo mamma Italia tanto mi salva. Dare una pena esemplare da il buon esempio. PUNTO. Non come qui che uccidono una persona e gli danno anche la PlayStation per giocare. Io l’avrei lasciata la senza nemmeno provare a portarla a casa.

  16. Caso strano si trova invischiata sempre in queste situazioni!!!! Una santa…
    Ma fatemi il piacere lasciate che la giustizia Ungherese faccia il suo corso e poi valuteremo. Ma tant’è sia in Italia che in Ungheria finisce sempre a processo questa Santa Donna

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